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 2014  novembre 03 Lunedì calendario

SPINELLI, FIORENZA E MALTESE, I TRE DESAPARECIDOS DELLA LISTA TSIPRAS. SONO MESI CHE NON SI PRESENTANO A STRASBURGO


C’è una telefonata che il leader della Fiom, Maurizio Landini, avrebbe in animo di fare, semmai un giorno decidesse di prendere le redini di un Partito Laburista. Una telefonata al leader greco Alexis Tsipras, che pure ha generosamente concesso l’uso del proprio nome per consentire una rappresentanza italiana a Bruxelles. «Sai che fine hanno fatto?», chiederebbe.
Lui non la fa, ma sono giorni, anzi settimane, che dall’Italia nessuno ha il coraggio di parlare con il Greco per informarlo della disastrosa situazione della «sua» lista. E dei tre desaparecidos, gli eurodeputati Barbara Spinelli, Curzio Maltese ed Eleonora Fiorenza. Non fossero bastate le polemiche per il voltafaccia della Spinelli, dilaniata sulla prospettiva «mi si nota di più se vado o non vado?», per il doppio stipendio di Maltese, diecimila euro dalla Ue e altrettanti da Repubblica, per l’assenteismo europeo dei tre (50 per cento di presenze, ancor meno di votazioni), la fu-lista Tsipras giace nell’incapacità di darsi una forma. Rinnovata versione della «lista Ingroia», capi e ideologi della Tsipras vivono un’apatia senza sbocchi. Addio ispirate analisi della Spinelli, addio articolesse indignate di Maltese. «Semmai impazzissi e m’imbarcassi con gente del genere - ha confidato Landini - sai che disastro?».
Come avevano denunciato i compagni di Sel rimasti a casa, «lì decidono in tre nel chiuso delle loro stanze e parlano di operai senza sapere neppure dove stiano». L’esatto contrario di quel che avrebbe in mente Landini. Quando Guido Viale, anima «nera» della lista, ha chiosato sulla provocatoria idea di «occupare le fabbriche» ne ha trasfigurato il significato mediatico in una grottesca esortazione. «Gli impianti occupati potrebbero diventare un punto di riferimento per aggregare le tante forze disperse nei territori... Una fabbrica occupata, un municipio occupato, molte aziende occupate potrebbero diventare la sede di questi ripensamenti, molto più efficaci di tanti inefficienti uffici studi». La rivoluzione, più o meno, all’amatriciana. Più modestamente, basterebbe che i beneficiati dell’europoltrona talvolta la occupassero. Maltese finora ha effettuato soltanto un intervento, il 22 ottobre scorso, vantando 48 gettoni di presenza su 82. La ricercatrice precaria Fiorenza un’interrogazione sullo sfruttamento del giacimento petrolifero di Tempe rossa e uno sulla preoccupante situazione verificatasi a luglio nel centro di smistamento delle Poste di Napoli, quando «700 lavoratori hanno lavorato in condizioni drammatiche e pericolose a temperature fino a 45 gradi a causa della rottura dell’impianto di condizionamento» (e che stavano, nel Sahara?). La Spinelli, maglia nera delle votazioni (sulle prime 39 votazioni se n’è persa 36), oltre a qualche intervento su Iraq, Siria, Libia e Ucraina, s’è distinta per una risoluzione sull’Ebola che «deplorasse le perdite umane nella regione». Vista la compagnia, si capisce allora perché Landini si tenga ben stretta la Fiom.