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 2014  ottobre 29 Mercoledì calendario

TWITTER RALLENTA LA CORSA E CADE

La crescita del fatturato non è bastata a Twitter, caduta a Wall Street dopo un rallentamento della crescita degli utenti e la mancanza di chiarezza su come generare profitti sull’enorme base esistente. La società guidata da Dick Costolo ha infatti chiuso il terzo trimestre con un fatturato di 361,3 milioni di dollari, più che raddoppiati rispetto ai 168,6 milioni di un anno fa, battendo anche l’outlook della stessa società a luglio, fermo a 330-340 milioni, e le stime degli analisti pari a 351,4 milioni. Il social network statunitense rimane comunque in perdita, avendo chiuso il trimestre con un rosso di 175,5 milioni di dollari (29 centesimi per azione), in peggioramento rispetto al rosso di 64,6 milioni di un anno fa e sostanzialmente in linea con le stime degli analisti. Quello che ha però provocato la forte flessione a Wall Street, che ha portato l’azione a scendere sotto i 42 dollari a un anno dalla quotazione, è stato il rallentamento nel numero dei nuovi utenti, che ha evidenziato l’incapacità della società di rassicurare gli investitori sulle prospettive di sviluppo e sulla sostenibilità del modello di business. Twitter ha chiuso il trimestre con 284 milioni di utenti attivi, in aumento del 4,8% rispetto al secondo trimestre, ma in rallentamento rispetto alla crescita sequenziale del 6,3% registrata nel secondo trimestre. Gli analisti avevano invece previsto che la base di utenti sarebbe cresciuta tra 280 e 288 milioni nel trimestre.
E le prospettive per l’ultima parte dell’anno non sono bastate a rassicurare gli investitori, anche se nel corso della seduta il titolo ha recuperato dai minimi limitando le perdite sotto il 10%, e portando così la discesa dall’inizio dell’anno al 25% con un prezzo ben lontano dal record storico di 74 dollari.
Per il trimestre in corso Twitter prevede ricavi compresi tra 440 e 450 milioni dollari, leggermente sotto il consenso. Per l’intero esercizio l’azienda ha invece alzato le stime di fatturato da 1,31-1,33 a 1,365-1,375 miliardi di dollari.
Davide Fumagalli, MilanoFinanza 29/10/2014