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 2014  ottobre 25 Sabato calendario

L’ESODO DEI RE MIDA

L’Italia è al terzo posto della top ten dei Paesi con la più alta ricchezza mediana per adulto. Emerge dalla quinta edizione del Global Wealth Report di Credit Suisse. Che ha calcolato una ricchezza mediana (il patrimonio della famiglia che si posiziona esattamente a cavallo tra la metà di famiglie più povere e la metà di quelle più ricche) per gli italiani pari a 142 mila dollari a metà 2014 con un aumento del 9,6% rispetto ai 12 mesi precedenti. In questa classifica la Svizzera si trova in ottava posizione con 107 mila dollari, ma in termini di ricchezza media gli elvetici si confermano al primo posto con una ricchezza individuale di 581mila dollari, mentre l’Italia esce dalla top ten quando si valuta la ricchezza media.
Di fronte a questi dati non stupisce il periodo d’oro che stanno vivendo reti di promotori e private bank, che hanno accelerato i numeri di raccolta nell’ultimo anno. Merito anche di una strategia aggressiva dal punto di vista del reclutamento. E che fa emergere una vera e propria rivoluzione in corso, ossia un passaggio consistente di banker d’oro dai grandi gruppi bancari italiani e dalle blasonate realtà estere verso le reti italiane che hanno creato al loro interno divisioni di private banking. Il fenomeno trova conferma in un’analisi dell’Osservatorio di Elan International, società di head hunting, in riferimento al periodo gennaio-settembre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. Dall’analisi emerge che questo aumento di richieste di private banker dopo l’estate è «dovuto a progetti che si sono sbloccati e al fatto che diverse controparti vogliono provare a dare uno slancio sul fine anno e/o creare una pipeline di risorse da gestire sulla prima parte del 2015», spiega Tania Terrazzani, senior consultant di Elan International.
Nel settore finance il mercato del lavoro sta dunque cambiando sensibilmente, con alcune professioni in ascesa, sia in termini di domanda occupazionale sia in termini retributivi. Un esempio viene dunque dall’investment advisor, un consulente capace di offrire assistenza mirata anche sugli strumenti finanziari più complessi a clienti molto facoltosi.
Non solo. Dal valzer di poltrone degli ultimi mesi emerge che l’asticella si sta alzando e nel mirino di reti e boutique sono finiti quel centinaio di banker vip che possono contare su portafogli clienti da 80-100 milioni di euro. A partire Banca Leonardo che ha reclutato a Milano un team, ex Bsi, di tre nuovi professionisti, con a capo Marco Betocchi per rinforzare la squadra di private banker del gruppo. «L’arrivo del terzetto arricchisce la rete di Banca Leonardo in grado di accogliere costantemente professionisti di alto livello da diverse realtà leader nel segmento di offerta di servizi per i clienti con elevate disponibilità (i cosiddetti high net worth individuals, ndr)», spiega la banca. Betocchi, senior banker con pluriennale esperienza nel settore, è stato in precedenza amministratore delegato di Bsi sim e di Eos Servizi Fiduciari oltre che responsabile di Bsi Europe a Milano. Prima ancora aveva lavorato presso il gruppo Comit. Insieme a Betocchi hanno fatto il loro ingresso Cristina Paggi e Sebastiano Vender. Paggi proviene da Bsi Bank dove è stata Investment Specialist. Prima ancora ha lavorato in JP Morgan International Bank. Vender arriva da Bsi Europe dov’era analista finanziario. Intanto, di recente, Banca Generali ha reclutato due banker di peso da Ubs. Dario Allais, professionista accreditato di un portafoglio superiore ai 50 milioni di euro, è entrato a Milano nell’area coordinata dal manager Gualtiero Belzer; A Roma è arrivato, nel team di professionisti guidati dal manager private Arnaldo Cozzani, Michele Moauro, private banker di elevato standing, anche lui dotato di un portafoglio superiore ai 50 milioni di euro. New entry di peso anche in Banca Esperia che ha ingaggiato nei giorni scorsi Gregorio Riccardi che ha oltre 30 anni di esperienza nell’ambito della consulenza finanziaria e della gestione dei patrimoni in banche, prevalentemente a Milano e a Londra. Riccardi da alcuni anni lavorava come senior private banker in Banca Leonardo; in Banca Esperia il banker entra in un team presso la sede centrale di Milano, nella direzione commerciale guidata da Alessandro Vagnucci. Sempre nella sede centrale della private bank frutto di una joint-venture tra Mediobanca e Mediolanum ha appena fatto il suo ingresso anche il senior banker Sergio Monforte che negli ultimi sei anni ha lavorato in Edmond de Rothschild Banque e prima ancora in Ubs. Ingegnere laureato al Politecnico di Milano, e un passato in consulenza strategica, Monforte ha sviluppato un’esperienza di molti anni come banker specializzandosi nella consulenza a clienti con grandi patrimoni. Intanto anche Cassa Lombarda nell’ambito della strategia di rafforzamento e di sviluppo nel private banking (box in pagina), ha consolidato ulteriormente la struttura con tre nuovi private banker, che portano a sette gli ingressi totali nel corso del 2014. In particolare, sono entrati per la sede di Milano Daniele Verga e Paolo Poggio, mentre per la filiale di Busto Arsizio Mariella Marelli. Verga, 53 anni, proviene da Intesa Sanpaolo Private Banking, dove era vice direttore della filiale di Corso San Gottardo a Milano. Poggio, 40 anni, proviene da Banca popolare di Bergamo, dove negli ultimi anni svolgeva l’attività di private banker presso l’unità Private di Milano. Marelli, 54 anni, è un’ex Intesa Sanpaolo Private Banking.
Anche Deawm, divisione di gestione patrimoniale di Deutsche Bank, ha rafforzato le attività italiane, con l’ingresso di Federico Scrocco e del suo team. Il banchiere proviene da Merrill Lynch e ha assunto a inizio agosto la responsabilità della Key Clients Unit del Wealth Management; Scrocco si focalizza sulla clientela con disponibilità superiori ai 70 milioni di euro.
Mentre Bpm private banking ha arricchito la squadra con due figure di alto livello. Dopo una lunga esperienza maturata internamente Antonia Bacchelli andrà a valorizzare il team di banker a Bologna. Arriva invece da Intesa Sanpaolo private banking Marco Maria Antonio Piazza.
Segue una propria strategia più focalizzata all’integrazione tra banca e rete il gruppo Bnl Bnp Paribas. La rete guidata da Ferdinando Rebecchi, ha arruolato un nuovo professionista con una lunga esperienza nel settore. Si tratta di Silvano Murareto che opererà come consulente per la formazione e lo sviluppo di Bnl Bnp Paribas Life Banker, attività quest’ultima di cui è responsabile Stefano Colasanti. In oltre quarant’anni di carriera, Murareto ha contribuito allo sviluppo e al successo di diverse reti realizzando, tra i primi nel settore, progetti di integrazione tra Promozione Finanziaria e Filiali.Murareto, già coordinatore Sviluppo e Formazione di Banca Ipibi, ha lavorato in precedenza, con ruoli manageriali, in Fideuram ed è stato tra i creatori della rete di promozione di San Paolo Invest.
Roberta Castellarin e Paola Valentini, MilanoFinanza 25/10/2014