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 2014  ottobre 30 Giovedì calendario

CONSIGLI

«Berlusconi ci dà i giusti consigli, poi sa che l’allenatore deve prendere delle decisioni. Io per primo so che predilige un centravanti d’area, ma ci sono partite che possiamo affrontare anche in modo diverso» (Filippo Inzaghi).

CRITICHE «Ho giocato per tanto tempo, ho sempre accettato le critiche come qualcosa che mi serviva per crescere, ero in grado di avere un impatto diretto sul risultato. In questo ruolo non posso far altro che parlare ai miei impiegati, giocatori o allenatori» (Michael Jordan, proprietario degli Hornets dal 2010).

BARBA «La barba è un anno che la faccio crescere ma non è assolutamente un fatto di scaramanzia. All’inizio non mi piaceva, poi mi hanno fatto notare che mi stava bene e allora ho deciso di lasciarla. Ho un rito però: allaccio prima la scarpa sinistra e poi quella destra» (Antonio Candreva).

LIBRO «Non mi chieda se ho un libro preferito: sono una persona semplice e concreta, mi sono fermato alla prima di Ragioneria». (Pierpaolo Bisoli).

NUMERI «Per un attaccante contano i numeri. Io vengo da un’annata sbagliata, e questo pesa. Quando i numeri sono scarsi me li riconoscete, se sono buoni… insomma» (Alessandro Matri).

FAMIGLIA «Sono rimasto legatissimo ai nerazzurri, a cui devo molto. Penso a loro come alla mia famiglia. La famiglia Moratti mi ha mostrato sempre stima, e il suo sentimento è stato ricambiato. «Qualunque allenatore al mondo, compreso me, vorrebbe essere l’allenatore dell’Inter» (Sinisa Mihajlovic).

SFIGATO «Chi conosce il ciclismo sa che questo signore ha vinto il Giro e la Vuelta prima del Tour. Peccato per il campionato del mondo a Firenze, pensare che tutti noi dicevamo che quello era proprio un percorso per Nibali, quegli ultimi giri straordinari, poi la caduta. E’ stato davvero sfigato...» (Matteo Renzi parlando di Vincenzo Nibali).

CORDE «In questi mesi, per non distrarmi dalla boxe, ho rinunciato a proposte incredibili dalla televisione: show importanti e anche fiction. Col mezzo televisivo ci so fare, quindi da febbraio, con la qualificazione in tasca, riprenderò il discorso che è nelle mie corde» (Clemente Russo).

MADONNA «Sono di Medjugorje, e sono molto cattolico e credente. Questo mi trasmette molta forza. Da solo, devo andare in quel posto molto speciale a salutare la mia Madonna» (il tennista Marin Cilic, numero 8 al mondo).