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 2014  ottobre 24 Venerdì calendario

LIBRI, FRANCOBOLLI E BRACCIALETTI, PAPA FRANCESCO VENDE BENISSIMO


ROMA. «Papa Francesco supermarket». Fumetti, figurine, riviste, film, francobolli, braccialetti, libri: il pontefice venuto dalla «fine del mondo» scatena un indotto da capogiro. Il suo è un brand di successo. E sembra un paradosso: il papa che promuove la «povertà al centro del Vangelo» si ritrova dentro un vorticoso merchandising. Dal sacro al profano. Come e più di Giovanni Paolo II, il grande comunicatore. Lo conferma Mauro Olivieri, direttore dell’ufficio filatelico e numismatico dello Stato della Città del Vaticano: «Con l’inizio del pontificato di papa Francesco è cresciuto l’interesse dei collezionisti, ma anche di turisti e nuovi appassionati, per i nostri francobolli e monete in euro». E per la prima volta tre Paesi (Vaticano, Argentina e Italia) hanno celebrato un papa con l’emissione congiunta di francobolli. Tutti offerti insieme a un santino da collezione e racchiusi in un esclusivo album.
Tra i tanti, un numero salta agli occhi: 243. Sono i libri di o sul papa pubblicati da quando Bergoglio è salito al soglio di Pietro. Non solo. Dal 5 marzo è in edicola Il mio Papa, settimanale Mondadori partito con una tiratura iniziale di mezzo milione di copie. Un mese dopo ha debuttato anche Santo Padre. Il nuovo corriere. Edizioni Master pubblica invece Papa Francesco a fumetti, «per avvicinare i più piccoli al pontefice attraverso parole semplici e disegni accattivanti». E, sempre con l’occhio ai giovanissimi, ci sono anche le figurine, ben 400. Si attaccano dentro L’album della gioia: raccolta sulla vita del Santo Padre ideata dalla Gedis, 60 centesimi a pacchetto.
Ad agosto, Hachette ha portato invece in edicola la collezione dei rosari di papa Francesco: 50 uscite, 8,99 euro l’una. Tra i gadget, spopolano i braccialetti della serie AMen: «I dolci occhi di papa Francesco» si legge nello spot «dominano l’elegante bracciale in cuoio con chiusura in acciaio». E gli stessi AMen sponsorizzano il Francisco Ensemble World Tour, serata-spettacolo dedicata al pontefice, e la web tv Francisco Ensemble Channel. Molte le canzoni già composte, da quella del musicista calabrese Maurizio Scicchitano, a quella del pratese Salvatore Sessa. Tra i film, a bruciare tutti sul tempo sono stati Miguel Rodriguez Arias e Fulvio Iannucci, con il documentario biografico Francesco da Buenos Aires. La rivoluzione dell’uguaglianza. Nel 2015 dovrebbero vedere però la luce anche i lavori di due grandi registi italiani: Liliana Cavani e Daniele Luchetti.
Il nuovo papa vola pure su internet con papafrancesco.net, le sei pagine facebook a lui intitolate (la prima ha circa 2 milioni 700 mila «seguaci») e twitter (16 milioni di followers per @pontifex, di cui sette milioni solo sul profilo «papa Francisco»). Non mancano le app: a novembre 2013 l’Ansa ha lanciato papafrancesconewsapp.com. Tra le tante applicazioni oggi attive si trovano: Angelus del papa, udienze generali, sia audio che video, eventi live in diretta streaming.
Ma Bergoglio fa gola anche ai media tradizionali. TV2000 (televisione della Cei) nella notte tra il 27 e il 28 luglio 2013 ha trasmesso la veglia sul lungomare di Copacabana, in occasione del viaggio del papa in Brasile. Ascolti? Record: 7,12 per cento di share con un picco del 9,61 per cento. Infine il turismo: col nuovo pontefice, nei primi quattro mesi del 2014, Roma registra un +40 per cento di arrivi dall’Argentina e un +20 per cento complessivamente dall’America Latina. Per gli albergatori della capitale, papa Bergoglio è già santo.