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 2014  ottobre 23 Giovedì calendario

PERISCOPIO

Le pensioni si pagheranno il 10 del mese. In seguito comunicheranno anche in che anno. Spinoza. Il Fatto.

L’aereo del ceo di Total è esploso all’aeroporto moscovita Vnukovo. In italiano si traduce Bescapè. MF.

(mfimage) In ogni caso Renzi, più che di de Bortoli, deve temere Wolphang Munchau, uno dei più importanti commentatori del Financial Times che descrive l’Italia a rischio default. Luigi Bisignani. Il Tempo.

Renzi è un bambinone, visto il suo comportamento che è pieno di parole e molto ridotto nei fatti: non è destinato a durare a lungo... Comunque non è mai stato (né lui né i suoi familiari) nella massoneria. Livio Gelli, Venerabile della Loggia P2. Il Fatto.

Draghi, a Francoforte, va spesso all’opera. Per comodità, è subentrato nell’appartamento del suo predecessore nel quartiere chic di Westend. Ma non lo si vede mai nelle cene a Francoforte. E nemmeno nel ristorante all’angolo. Draghi non è mondano. Egli protegge la sua vita privata con cura. Mangia poco come lo dimostra la sua linea. Alexandrine Bouilhet. Le Figaro.

La Seconda repubblica è vissuta per vent’anni di pochissimi atti concreti e nessuna vera riforma, ma distribuendo, in compenso, una massa di annunci miracolistici. Chi non ricorda il milione di posti di lavoro promessi da Berlusconi nel salotto di Vespa, il contratto con gli italiani, la lavagna con le grandi opere da realizzare? Tutti, e comunque, molti di più di quanti non ricordino oggi che nel periodo di governo di Berlusconi sono stati persi due milioni di posti di lavoro e non è stata realizzata neppure mezza grande opera. Curzio Maltese. ilvenerdì.

Il processo di indebolimento e frantumazione dello Stato è avvenuto soprattutto negli ultimi decenni a partire dal 1969 quando è aumentato enormemente il potere sindacale. Poi è cresciuto il potere della magistratura all’epoca di Mani pulite, quando ha processato un’intera classe politica. Nel periodo successivo, sotto la pressione della Lega alleata a Forza Italia ma anche con l’apporto della sinistra, sono aumentati i poteri degli enti locali, in particolare con la modifica del titolo V della Costituzione. Infine, col venire meno della solidità e della compattezza dei partiti maggiori, si è indebolito anche il governo, affidato a fragili coalizioni. Francesco Alberoni. Il Giornale.

È inutile avere nostalgia di una cosa (i vecchi partiti) che non potrà più essere come prima. Viviamo l’epoca in cui un movimento riesce ad arrivare al 25% dei voti senza una sezione, senza un tessera, senza un segretario. Vogliamo discuterne e capire perché? Piero Fassino. Corsera.

Christian Rocca su Il, il mensile patinato del Sole 24 Ore, scrive a favore di Matteo Renzi, con la lingua turgida, frutto di anni di training nella premiata palestra del Foglio di Ferrara: «Il moto perpetuo renziano è ansiogeno, imprudente, spesso ai limiti dell’incoscienza» ergo «i primi mesi a Palazzo Chigi sono stati un mulinello vorticoso da cambiamenti». Del resto è «lo spirito del tempo» che «glielo impone». E poi, bando alle ciance, «esiste anche un’arte nell’improvvisazione, come nel jazz», che «composizione istantanea, è musica creata sul momento e senza partitura» e «l’intuizione (e la natura) di Renzi è esattamente questa. Se si vuole modernizzare l’eterna Italia immobile, i vecchi riti della politica sono inutilizzabili: servono idee ed energie nuove e soprattutto la sfrontatezza e la libertà di poter comporre all’istante». Slurp, slurp, slurp. Marco Travaglio. Il Fatto.

In un paese come l’Italia, dove le richieste di prestiti di opere d’arte sono da sempre continue, ancora non esiste un protocollo cui fare riferimento per lo spostamento delle opere. Così da evitare che, nello stesso momento in cui noi facciamo il viso feroce e non mandiamo i ben solidi Bronzi a Milano, senza battere ciglio, si spedisce a New York il fragilissimo dipinto su tavola del Parmigianino La schiava turca per esporlo alla Frick Collection. Bruno Zanardi, ordinario di restauro. Corsera.

La palestra del mio liceo è ancora lì. Curioso come risenta esattamente, quasi quarant’anni dopo, il tonfo sul linoleum del pallone della pallacanestro. Come riveda l’atrio dalle linee littorie, e il sottoscala in cui durante le assemblee io, quanto a marxismo fredda, me ne stavo a contemplare accucciata, devotamente, le cucciolate della gatta del portiere. E tutto, ne sono certa, fra quelle mura è uguale. Evito quella via di Brera perché mi ferisce la eterna giovinezza delle cose, mentre noi passiamo. Più invecchio e più il mistero del tempo mi pesa. Marina Corradi. Avvenire.

Beirut ha conosciuto un boom immobiliare senza precedenti che non è ancora terminato. Appartamenti di lusso. Hotel di lusso. Boutique di lusso. Centri commerciali all’americana. Automobili di alta gamma dovunque. Dopo aver incrociato sei Cayenne in 15 minuti, ho deciso, un mattino, di contare le Porsche che venivano nella mia direzione. Nel giro di un’ora e mezza ne ho incontrate 26. Poi sono passato davanti la vetrina di Versace dove troneggiava un abito in pelle a 7.200 dollari. E lì vicino, le gioiellerie con i loro Rolex e Patek Philippe. Più tardi una radio locale mi ha spiegato che nei paraggi c’era un edificio dotato di un ascensore che permette di far salire l’auto in modo tale da poterla parcheggiare giusto in fianco al proprio appartamento. Douglas Kennedy. Le Point.

Fabio Fazio è un bravo ragazzo, moderato, semplice, amato dalle persone anziane. Si prende 5,5 milioni di euro l’anno, più 650 mila per Sanremo, poi altre 350 mila per la cura dell’immagine. Che fanno un altro milione. Ma soprattutto Fazio ti offre un intero pacchetto: prendi lui e prendi anche i suoi amici programmisti da 50 mila euro l’uno. Poi il suo regista da 100 mila, l’ufficio stampa e via discorrendo. Beppe Grillo. Tweet.

Arriva da Aprilia il più noto animalaro del cinema, un rumeno ex trapezista che ci procurerà una scimpanzé da vestire col grembiulino e da mandare a lezione; ma Lucy, il nostro scimpanzé femmina, curerà anche una rubrica di recensioni letterarie. Walter Siti, Exit strategy. Rizzoli.

È stata una giornata simpatica. Senza guai, il che è molto. Luigi Serravalli. Diario.

Ho energia rock nelle vene. Gianluigi Paragone. Tweet di autopresentazione.

Tra un po’ si vivrà 400 anni di cui 360 con la cellulite, se va bene. Altan, Donne nude. Longanesi.

Da me non mi aspetto più niente. Roberto Gervaso. Il Messaggero.

Paolo Siepi, ItaliaOggi 23/10/2014