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 2014  ottobre 23 Giovedì calendario

BRAVI «M’invidiano! Vengo dal nulla, sono di successo, dormo tre ore a notte, gli parlo in latino, so’ colto

BRAVI «M’invidiano! Vengo dal nulla, sono di successo, dormo tre ore a notte, gli parlo in latino, so’ colto. Anche a scuola: studiavo, prendevo voti alti. È una colpa essere bravi?» (Claudio Lotito). ESPERIENZA «Quando Seedorf ha cominciato il suo lavoro come allenatore subito al Milan ho pensato che sarebbe stato difficile per lui perché quella rossonera è una grande società. Per me serve un po’ di esperienza: non è detto che se sei un buon giocatore diventi subito anche un buon allenatore. È un’altra disciplina. Per Inzaghi vale lo stesso discorso. Io non credo che allenerò mai il Milan» (Marco Van Basten). OCA «Mi è venuta la pelle d’oca quando mi hanno chiesto di venire qui. Serve un grande senso di appartenenza che ha sempre fatto la differenza quando ero giocatore. E’ il valore aggiunto di questa società» (Rolando Maran, neotecnico del Chievo). VOLO «Pratico il tiro a volo da un paio d’anni, mi piace. E sì, devo dire che mi aiuta anche per la F.1. Allena la tua capacità di concentrazione, i riflessi, la rapidità» (il pilota della Williams Valtteri Bottas). MARATONA «Sono in grande forma, sento che il mio corpo ha reagito alla grande, sono davvero tanto eccitata di correre la maratona di New York. Prima il Masters, poi quella: è una sfida soprattutto a me stessa» (la tennista Caroline Wozniacki). SOLO «Sono stati otto mesi intensi, per il mio infortunio la rieducazione richiede molto tempo. Già avevo subito altri stop, diciamo che questa è stata un’esperienza forte. Spesso si è da soli, manca tutto il bello del basket: la squadra, le partite, il tifo» (Massimo Bulleri, play-guardia dell’Enel Brindisi). GHIACCIO «L’unico col quale ho avuto una relazione, e mi trovavo bene dentro e fuori dal campo, era Borg, anche se eravamo come il titolo di quel documentario, Il fuoco e il ghiaccio. Lendl invece era l’Ivan Drago del cinema, ed io ero il buono. O almeno per me lui era il cattivo» (John McEnroe). CINQUANTA «Mi sento bene, fisicamente e mentalmente. Ho ancora tanta passione per la mia professione, ho trovato un perfetto equilibrio, monto solo nelle corse in cui devo montare, posso fare selezione e va bene così. Se le cose andranno avanti in questo modo intendo montare fino a 50 anni» (il fantino Lanfranco Dettori).