D, la Repubblica 11/10/2014, 11 ottobre 2014
SAMANTHA VA SU
Sarà la prima donna italiana a guardare la Terra dall’alto della Stazione Spaziale Internazionale. Partirà il 30 novembre e resterà sei mesi a bordo. La sua missione si chiamerà Futura, come la canzone di Lucio Dalla. Samantha Cristoforetti è una ragazza del ’77: ingegnere aerospaziale, pilota e capitano dell’Aeronautica militare, parla cinque lingue e ha un curriculum lungo così. È stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea nel 2009, insieme ad altri cinque astronauti, e si sta preparando a partire dal cosmodromo di Baikonur a bordo della navetta Soyuz.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale avrà il ruolo di flight engineer, ma dovrà anche condurre una quarantina di esperimenti scientifici. Non solo, come ha sottolineato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, Cristoforetti sarà il primo essere umano a farsi un cane tra le stelle: «Il caffè diventerà un pezzo di vita dell’astronauta, e un pezzo di Italia nello spazio». Con la caffettiera studierà la dinamica dei fluidi, che poi è anche la possibilità di realizzare un espresso in assenza di gravità. Cristoforetti sarà inoltre la portabandiera del WeFly! Team, l’unica pattuglia acrobatica al mondo composta da piloti disabili, che con la nostra astronauta vuole portare il più in alto possibile un messaggio di inclusione. Cristoforetti avrà anche il compito di raccontare la sua avventura a noi che la guarderemo passare da 400 km più in basso. Lo farà dal sito web Avamposto42, che avrà come tema chiave (a libera scelta di ciascun astronauta) salute e alimentazione. «Si chiama Avamposto perché a me piace considerare la Stazione Spaziale Internazionale l’avamposto dell’umanità nello spazio», ha spiegato, «e 42 perché questa sarà la 42a spedizione sulla stazione. Ma c’è anche un significato particolare per gli appassionati di fantascienza, perché nella Guida galattica per autostoppisti “42” è la misteriosa risposta alla Domanda fondamentale sulla vita e l’Universo».