Sebastiano Vernazza, SportWeek 11/10/2014, 11 ottobre 2014
SE GIACOBBE PERDE LA PAZIENZA
Giocatore e selezionatore della nazionale cantanti, Sandro Giacobbe tiene alta la passione per il calcio. Giacobbe chi? Bisogna spiegare a chi ha meno di 35 anni che nei Settanta e negli Ottanta Giacobbe è stato cantautore di discreto successo, Signora mia, Portami a ballare e Sarà la nostalgia le sue hit più conosciute. Oggi il 62enne artista genovese continua a divertirsi come allenatore del Rupinaro Sport, squadra di Terza categoria legata alla parrocchia di San Giacomo a Chiavari, in Liguria. Non per caso il presidente è il parroco, don Fausto Brioni, pure direttore di Teleradiopace. A fine settembre, nella partita persa col Valle 08, il Rupinaro ha sbroccato. Giacobbe, un dirigente e qualche giocatore hanno contestato l’arbitro, anche lui rupinarese e cresimato a San Giacomo. Inevitabile pioggia di espulsioni. Sugli spalti, riferisce Il Secolo XIX di Genova, alcuni tifosi hanno esposto uno striscione alcolico: “Pochi ma sbronzi”. Così don Fausto, il presidente, ha approfittato della predica alla messa domenicale per tirare le orecchie al club. Ha letto un brano del Vangelo di Matteo sul tema della conversione dei peccatori e ha invitato i suoi tesserati a “lavorare in questo senso”. La storiella fa sorridere, se si calcola che sui campi accade di peggio, e ci rimanda a un’Italia ruspante, descritta benissimo da Giovanni Guareschi nei suoi libri su Peppone e Don Camillo. “Sarà la nostalgia, sarà l’estate che vola via, sarà, ma sono qua”, cantava Giacobbe quando scalava le hit parade. Sarà la nostalgia, ma la febbre del sabato pomeriggio è ancora viva.