Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  ottobre 11 Sabato calendario

Termini Imerese, trovata l’intesa Passo avanti decisivo per il futuro di Termini Imerese, una delle tre «T» citate da Renzi tra le emergenze industriali da affrontare subito insieme con Terni e Taranto

Termini Imerese, trovata l’intesa Passo avanti decisivo per il futuro di Termini Imerese, una delle tre «T» citate da Renzi tra le emergenze industriali da affrontare subito insieme con Terni e Taranto. Ieri al ministero dello Sviluppo è stato firmato un verbale d’incontro fra le organizzazioni sindacali, istituzionali, il gruppo Fiat e la società Grifa (Gruppo Italiano Fabbrica), per garantire la continuità dell’occupazione a tutti i lavoratori attualmente in forza nel sito. La cessione del ramo d’azienda verrà effettuata entro il 30 dicembre, e l’accordo - spiegano dallo Sviluppo - prospetta una conclusione positiva della vertenza, oltre a costituire la premessa per la ripartenza del polo palermitano, dove verranno realizzate auto ibride ed elettriche. Secondo quanto riferito da Fim e Uilm, Grifa si impegna infatti a mantenere tutti i 760 lavoratori di Fiat, ad eccezione di quelli che aderiranno alla mobilità volontaria: una garanzia che ha spinto anche la Fiom a firmare il verbale. «Abbiamo costruito un risultato importante, unico sul piano della reindustrializzazione, che dà una prospettiva occupazionale ai lavoratori coinvolti», commenta il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano. Soddisfatto Paolo Di Giovani della Fismic: «Finalmente sorge il sole su Termini Imerese. Non sarà licenziato nessun lavoratore e ripartirà la produzione: questo è un ottimo risultato». Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom, parla di «un primo passo avanti». Soddisfazione anche nel governo. «La firma - dice il vice ministro Claudio De Vincenti - è un passaggio fondamentale per poter dare un futuro produttivo ed occupazionale a Termini Imerese. Ora ci sono le condizioni perché riparta». [r. e.] Passo avanti decisivo per il futuro di Termini Imerese, una delle tre «T» citate da Renzi tra le emergenze industriali da affrontare subito insieme con Terni e Taranto. Ieri al ministero dello Sviluppo è stato firmato un verbale d’incontro fra le organizzazioni sindacali, istituzionali, il gruppo Fiat e la società Grifa (Gruppo Italiano Fabbrica), per garantire la continuità dell’occupazione a tutti i lavoratori attualmente in forza nel sito. La cessione del ramo d’azienda verrà effettuata entro il 30 dicembre, e l’accordo - spiegano dallo Sviluppo - prospetta una conclusione positiva della vertenza, oltre a costituire la premessa per la ripartenza del polo palermitano, dove verranno realizzate auto ibride ed elettriche. Secondo quanto riferito da Fim e Uilm, Grifa si impegna infatti a mantenere tutti i 760 lavoratori di Fiat, ad eccezione di quelli che aderiranno alla mobilità volontaria: una garanzia che ha spinto anche la Fiom a firmare il verbale. «Abbiamo costruito un risultato importante, unico sul piano della reindustrializzazione, che dà una prospettiva occupazionale ai lavoratori coinvolti», commenta il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano. Soddisfatto Paolo Di Giovani della Fismic: «Finalmente sorge il sole su Termini Imerese. Non sarà licenziato nessun lavoratore e ripartirà la produzione: questo è un ottimo risultato». Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom, parla di «un primo passo avanti». Soddisfazione anche nel governo. «La firma - dice il vice ministro Claudio De Vincenti - è un passaggio fondamentale per poter dare un futuro produttivo ed occupazionale a Termini Imerese. Ora ci sono le condizioni perché riparta». [r. e.] Passo avanti decisivo per il futuro di Termini Imerese, una delle tre «T» citate da Renzi tra le emergenze industriali da affrontare subito insieme con Terni e Taranto. Ieri al ministero dello Sviluppo è stato firmato un verbale d’incontro fra le organizzazioni sindacali, istituzionali, il gruppo Fiat e la società Grifa (Gruppo Italiano Fabbrica), per garantire la continuità dell’occupazione a tutti i lavoratori attualmente in forza nel sito. La cessione del ramo d’azienda verrà effettuata entro il 30 dicembre, e l’accordo - spiegano dallo Sviluppo - prospetta una conclusione positiva della vertenza, oltre a costituire la premessa per la ripartenza del polo palermitano, dove verranno realizzate auto ibride ed elettriche. Secondo quanto riferito da Fim e Uilm, Grifa si impegna infatti a mantenere tutti i 760 lavoratori di Fiat, ad eccezione di quelli che aderiranno alla mobilità volontaria: una garanzia che ha spinto anche la Fiom a firmare il verbale. «Abbiamo costruito un risultato importante, unico sul piano della reindustrializzazione, che dà una prospettiva occupazionale ai lavoratori coinvolti», commenta il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano. Soddisfatto Paolo Di Giovani della Fismic: «Finalmente sorge il sole su Termini Imerese. Non sarà licenziato nessun lavoratore e ripartirà la produzione: questo è un ottimo risultato». Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom, parla di «un primo passo avanti». Soddisfazione anche nel governo. «La firma - dice il vice ministro Claudio De Vincenti - è un passaggio fondamentale per poter dare un futuro produttivo ed occupazionale a Termini Imerese. Ora ci sono le condizioni perché riparta». [r. e.] pag. 1 di 1