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 2014  ottobre 10 Venerdì calendario

CENTO «Ci vorrebbero cento Zeman nel calcio italiano: gioca un calcio propositivo e divertente. La cosa più importante per lui è trovare giocatori disponibili: di solito quando aumenta la qualità cresce anche l’egoismo, e viene meno la disponibilità» (Zdenek Zeman)

CENTO «Ci vorrebbero cento Zeman nel calcio italiano: gioca un calcio propositivo e divertente. La cosa più importante per lui è trovare giocatori disponibili: di solito quando aumenta la qualità cresce anche l’egoismo, e viene meno la disponibilità» (Zdenek Zeman). OMBRA «Balotelli? Non lo vedo come un’ombra, anzi mi piacerebbe conoscerlo presto qui in Nazionale Mario è un ragazzo a posto, ma le convocazioni le fa il mister…» (Simone Zaza). CAVALLO «È che molti presidenti non controllano, mentre l’occhio del padrone ingrassa il cavallo. Io mi sono organizzato così: un giorno e mezzo per la mia compagna Manuela e mio figlio Rocco, di un anno; un giorno e mezzo per il cinema e quattro giorni per la Samp» (Massimo Ferrero). SPASSO «Gervinho disorienta gli avversari correndo, sterzando, li manda giù così. Iturbe ha una corsa diversa, sembra Bolt nei 100 metri, va dritto verso la porta e non si ferma più. Quando hai due così per Totti è uno spasso: certi palloni li sa mettere solo lui.» (il presidente della Roma James Pallotta). ADOLESCENZA «Sono riuscito a diluire la mia adolescenza fini ai 40 anni, finché ho giocato ho fatto una vita da disperato, ma c’è un’età per tutto e adesso guardo all’orologio biologico e ogni mattina dico alla mia donna: facciamo un figlio» (Gianmarco Pozzecco). CIELO «Da bambino volevo segnare in Champions e quando l’ho fatto contro l’Arsenal ho toccato il cielo con un dito ma il gol più bello è quello che deve venire» (Ciro Immobile). TV «Da ragazzo mi svegliavo presto domenica perché la tv argentina dava una partita della A. Era quasi sempre il Napoli di Maradona, ma ricordo di aver visto anche parecchie gare della Samp: c’era Cerezo, Lombardo che aveva già la pelata, e poi Vialli e Mancini, Mancini e Vialli, il telecronista ripeteva sempre quei due nomi. Così, quando al Boca mi dissero che la Samp mi aveva acquistato, sapevo dove stavo andando. Però l’emozione di incontrare Roberto...» (Juan Sebastian Veron, appena diventato presidente dell’Estudiantes di La Plata). FUTURO «Pensare al futuro non mi aiuterà. Faccio sempre le cose nel miglior modo possibile e il più presto possibile: questo aiuta» (il pilota russo Daniil Kvyat che la prossima stagione sostituirà Vettel alla Red Bull).