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 2014  ottobre 01 Mercoledì calendario

PISTOLA ELETTRICA AI POLIZIOTTI, È POLEMICA

[3 articoli]
ROMA.
Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato lunedì un emendamento che consente la sperimentazione della taser, la pistola elettrica ispirata al fumetto anni Cinquanta Tom Swift.
L’emendamento è inserito nel decreto del governo che riguarda la sicurezza negli stadi e alcune norme sull’immigrazione e che sarà votato dall’Aula oggi o domani se sarà posta la fiducia. Ma l’uso dello “storditore” o “dissuasore elettrico” ha scatenato polemiche tra chi lo definisce una valida alternativa intermedia tra l’arma da fuoco e lo sfollagente. E chi, come il deputato Sel Daniele Farina (che ha votato contro), lo ritiene un vero strumento di tortura. Amnesty International contesta addirittura chi definisce il taser «un’arma non letale».
«Dal 2001, data di acquisizione del taser nel Nordamerica — denuncia Riccardo Noury, portavoce in Italia dell’associazione — i morti “taserizzati” sono stati 864, e il 90 per cento era disarmato». L’emendamento è nato bipartisan, proposto dal deputato Fi Gregorio Fontana e poi modificato dal viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, Pd, che ha chiesto che l’uso del taser fosse subordinato al parere del ministero della Salute. «La priorità resta la soluzione dei problemi economici delle forze dell’ordine — spiega Fontana — ma la Taser avrebbe potuto evitare vittime di aggressioni o sparatorie, come il ragazzo ucciso a Napoli». «Siamo favorevoli — dice Emanuele Fiano, del Pd — ma sarà necessaria la massima cautela per la salute». Per le polizie si tratta della seconda sperimentazione di nuovi strumenti difensivi alternativi alle armi da fuoco. La prima riguardava lo spray al peperoncino, sperimentato dalla Polfer e dalle Volanti a Milano e, nei prossimi giorni, dai Reparti Mobili. La sperimentazione sulle microtelecamere è in atto su vari Reparti Mobili: a Napoli compariranno domani, per la prima volta in un importante servizio di ordine pubblico, al vertice Bce.
a. cus., la Repubblica 1/10/2014


“UNO STRUMENTO CHE PUÒ EVITARE CONFLITTI A FUOCO E ALTRE VITTIME” – [Intervista a Lorena La Spina] –
ROMA.
Lorena La Spina, i funzionari di polizia sono d’accordo all’uso del taser?
«Si, ma...»
Ma cosa?
«Ma riteniamo che ci si debba muovere con grande cautela. Prima di adottare qualsiasi decisione, bisognerà attendere i risultati della sperimentazione».
Amnesty International la considera un’arma che causa morti. Come commentate questa forte riserva dell’organizzazione umanitaria?
«Sicuramente la letteratura scientifica ha evidenziato casi di morti sospette nel tempo. E quindi questo impone che l’eventuale dotazione del taser alle forze dell’ordine avvenga dopo il vaglio del ministero della Salute».
Vista la accertata pericolosità anche mortale della pistola elettrica, come pensate di ridurne al minimo i rischi?
«Noi oggi abbiamo proposto l’utilizzo nella fase sperimentale dello strumento di ultima generazione, dotato di telecamera. È chiaro che con la microcamera incorporata si riesce a introdurre un ulteriore elemento di garanzia sia per l’operatore di polizia, sia per il cittadino».
E se il ministero della Salute evidenziasse dei rischi?
«Se così fosse, e visto che la priorità è la tutela della pubblica incolumità, su questo dovremo interrogarci prima di dotare le forze dell’ordine della pistola elettrica».
Il taser, sostengono in molti, dovrebbe ridurre il rischio di vittime in caso di ricorso alle armi da fuoco tradizionali.
«In effetti è vero, può limitare il rischio di morti o di lesioni in conflitti a fuoco o in scontri corpo a corpo».
Non è un paradosso che mentre è in atto un forte taglio di risorse al comparto sicurezza si parli di nuovi costi per armamenti? Il taser è una spesa davvero necessaria?
«Siamo contenti che si discuta finalmente anche del problema delle “dotazioni” di armi alle forze dell’ordine. Attualmente le varie polizie dispongono durante la normale attività dello sfollagente, della pistola e del mitra M12. Siamo favorevoli in generale a nuove dotazioni che possano ridurre i casi di ricorso alle armi da fuoco, come ad esempio lo spray al peperoncino».
Alberto Custodero, la Repubblica 1/10/2014


“RISCHIA DI PIÙ CHI ASSUME COCA O UTILIZZA IL PACEMAKER” – [Intervista a Fiorenzo Gaita] –
Nessun rischio per chi è sano, qualche dubbio per chi assume cocaina, una droga in grado già da sola di provocare danni al cuore. A parlare degli effetti del taser è Fiorenzo Gaita, ordinario di cardiologia alle Molinette di Torino ed esperto di aritmologia.
Professore, il taser può essere pericoloso?
«Può avere conseguenze cardiologiche, ma anche di carattere neurologico. Se una persona è sana, è poco probabile che provochi danni, perché quello strumento utilizza intensità di corrente che non interferiscono con il cuore e sono più basse di quelle che servono a far muovere l’organo».
E se la persona sulla quale è usato ha problemi cardiaci?
«Ci sono dubbi sulla possibilità che l’energia sprigionata interferisca con i pacemaker. Ma, per nuocere al dispositivo, la pistola deve essere appoggiata sul petto».
Esistono dati scientifici sul taser?
«È stato provato anche sul cuore del maiale per vedere se può indurre una fibrillazione ventricolare letale. Gli effetti negativi ci sono stati, ma l’organo dell’animale è diverso da quello umano nella risposta all’elettricità. Più interessante uno studio su quanto succede in Svizzera, dove la polizia l’anno scorso lo ha usato cinquantadue volte. In dieci casi è bastato sfoderarlo per bloccare l’aggressore. Negli altri non ci sono stati danni salvo in un episodio. Un uomo ha avuto un’emorragia cranica ma è successo perché il taser gli ha fatto perdere i sensi, lui è caduto e ha sbattuto la testa. Parliamo però di uno studio ancora piuttosto limitato, bisognerà vedere cosa succederà con una casistica più alta».
Quindi per ora non è provato nessun rischio diretto dalla scossa?
«Ho qualche dubbio sulle conseguenze che potrebbe avere usare l’arma su persone che assumono cocaina. Chi prende quella droga, che già da sola è in grado di provocare aritmia ed infarto, può avere risposte più accentuate all’elettricità. Su queste persone i dati in letteratura sono controversi. Ecco, secondo me sono questi i soggetti che potrebbero avere dei danni dal taser».
mi. bo., la Repubblica 1/10/2014