1 ottobre 2014
Flerica Ninzat, 35 anni. Romena, viveva a Ivrea, in provincia di Torino, col marito Jonel Agavriloaei, 43 anni, di mestiere macellaio, solito riempirla di botte
Flerica Ninzat, 35 anni. Romena, viveva a Ivrea, in provincia di Torino, col marito Jonel Agavriloaei, 43 anni, di mestiere macellaio, solito riempirla di botte. Lo scorso giugno, quando i due figli di 8 e 11 anni erano in Romani dei nonni, l’Agavriloaei aveva denunciato la scomparsa della moglie e poi, ad agosto, s’era sparato in fronte con la pistola che usava per macellare gli animali. La Ninzat, trovata cadavere, il corpo tagliato in due all’altezza del bacino, il busto avvolto in un sacco di nylon, il resto del corpo nudo nella terra, nascosto sotto le assi di legno dello scantinato di casa, grazie al fiuto di due pastori tedeschi specializzati nella ricerca di resti umani. Secondo la polizia, ad ucciderla è stato il marito che poi s’è suicidato forse perché colto dai rimorsi, forse per la paura d’essere scoperto. A giugno in una casa in via Guarnotta a Ivrea, Torino.