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 2014  settembre 30 Martedì calendario

“FATTURE GONFIATE SU 2MILA INTERVENTI” ANCORA GUAI PER MASTRAPASQUA

ROMA.
Giocano con le sigle, all’Israelitico di Roma. Perché cambiando l’ordine dei numeri che classificano la prestazione medica da farsi rimborsare dal Sistema sanitario, il risultato cambia. Eccome, se cambia.
Il nuovo filone d’inchiesta che travolge l’ex presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua e la dirigenza dell’ospedale di cui è direttore generale dal 2001, racconta ancora di presunte cartelle cliniche taroccate e fatture gonfiate presentate dal 2012 in poi per interventi con ricoveri e complicanze inesistenti. I carabinieri del Nas, che ieri si sono presentati in due sedi Asl (Roma A e Roma D) e all’Israelitico per sequestrare documenti, computer, chiavette usb, ne hanno contate già 2mila. Il potenziale danno erariale, da quantificare, è di milioni e milioni di euro.
L’accusa formulata dai pm Palaia e Fasanelli è di falso e truffa aggravata in concorso. Gli indagati, oltre a Mastrapasqua, sono il suo direttore sanitario, Luigi Spinelli, e altre nove persone (tra le quali il primario di ortopedia e alcuni dipendenti). Secondo gli investigatori da anni all’Israelitico vige un “metodo”, che, se confermato, spiegherebbe anche di che pasta sia fatto il “miracoloso” risanamento dei conti avvenuto sotto la gestione Mastrapasqua. Una prassi consolidata in base alla quale «la documentazione girata alla Regione per il rimborso era alterata». Falsa. Tutti gli interventi alle dita dei piedi negli ultimi due anni sarebbero sovraffatturati: l’alluce valgo curato in day hospital e remunerato con 2.759 euro, ad esempio, veniva fatto passare sistematicamente come operazione complessa con due giorni di ricovero, a 4.629 euro. Lo stesso accadeva con le biopsie, «inserite a rimborso con codifica Drg 344 a 1.459 euro, anziché a 238 euro». Non solo. Tracce di questi “ritocchini” al rialzo ci sono nei trattamenti odontoiatridici, ortopedici, otorinolaringoiatrici e nelle terapie per curare i tumori del seno e della tiroide.
In almeno un caso, inoltre, la dirigenza dell’Israelitico sarebbe stata avvertita in anticipo dell’ispezione amministrativa della Regione sulla gestione delle prestazioni di assistenza domiciliare integrata e oncologica, sulle quali il Nas sospetta l’esistenza di «decine di false cartelle» Tant’è che gli indagati sono accusati anche di «aver alterato lo stato dei luoghi — si legge nel decreto di perquisizione — e la destinazione delle attività sanitarie svolte, in modo da indurre in errore gli ispettori».
Mastrapasqua, che affida la sua difesa a un comunicato del suo legale («i fatti contestati non riguardano le sue mansioni dg ma rientrano nelle responsabilità del comparto sanitario»), era già al centro di un’inchiesta simile per 15,5 milioni di euro di fatture gonfiate erogate tra il 2006 e il 2009, rivelata da Repubblica a febbraio, e che lo aveva costretto alle dimissioni da presidente dell’ente previdenziale. Nonostante ciò, secondo la procura romana, l’Ospedale da lui diretto ha continuato in questi mesi a produrre documentazione falsa per ottenere più soldi del dovuto. E su Mastrapasqua pesa anche la tegola di un’altra inchiesta, che riguarda la gestione degli immobili Inps, riaperta dal sostituto procuratore generale Otello Lupacchini dopo che il pm titolare del fascicolo ne aveva chiesto l’archiviazione.
Fabio Tonacci e Francesco Viviano, la Repubblica 30/9/2014