Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  settembre 30 Martedì calendario

GALLINARI: «NON È FACILE TORNARE IN ALTO, CI VUOLE TEMPO»

Dopo quasi diciotto mesi, causa rottura legamento crociato e tre operazioni (una di troppo, perché è certo che il suo chirurgo Richard Steadman abbia commesso un errore), Danilo Gallinari è pronto al grande ritorno. Conferma: «Da oggi mi allenerò con il gruppo. Certo, ci vuole un po’ di calma. Ho già iniziato la parte agonistica: 2 contro 2 e 3 contro 3. Ma ora è venuto il momento del 5 contro 5. Magari con minutaggi più brevi degli altri. Un minimo di precauzione ci vuole. Anche se coach Shaw quando mi ha visto in campo ha pensato che fossi già a posto. Gli altri assistenti hanno dovuto calmarlo. E’ stato un siparietto divertente».
E’ di ottimo umore, Gallo: ride di gusto. Non vede l’ora di ricominciare a fare sul serio. E in queste settimane ha monitorato il «comeback» di Derrick Rose con la nazionale Usa, anche lui al rientro dopo un’assenza persino più lunga della sua: «Non è facile tornare subito ad altissimo livello. Soprattutto mentalmente, ci vogliono dei mesi. Prima di farti male ti senti indistruttibile, poi devi ritrovare fiducia. So già che ci sarà bisogno di un po’ di tempo. Ma nessuno qui mi mette fretta».
E i Nuggets dovranno pazientare per riavere sul parquet Nate Robinson (anche lui rottura del crociato) e il lungo JaVale McGee (frattura da stress alla gamba sinistra). Dice l’azzurro: «Io e Nate siamo allo stesso punto, McGee avrà bisogno di qualche settimana in più».
Ma con coach Shaw avete già parlato del suo ruolo il campo?
«Non molto, però mi spiegava un pick and roll in cui io porterei palla e Lawson farebbe il blocco. Lascio, però, che sugli schemi si ingegnino lui e i vice. Io voglio solo pensare a segnare».
Realisticamente i Nuggets dove possono arrivare?
«E’ una squadra con grande talento e potenzialità. Siamo molto affiatati ed è tornato Afflalo, una vecchia conoscenza che stimo moltissimo. Diciamo che le aspettative sono su altre squadre e magari ci può far comodo. Il traguardo sono i playoff».
Si dicono buone cose del bosniaco Jusuf Nurkic, vero?
«Ha le caratteristiche per essere un giocatore fenomenale. Poca esperienza, ma tosto. Ha iniziato solo 4 anni fa e in modo buffo. Suo padre è un poliziotto di 2.15 per un quintale. Un giorno in un bar pare abbia steso sette persone. Allora, gli hanno chiesto se avesse un figlio. Jusuf, appunto. Il basket lo ha scoperto così».
m.l.p.