Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  settembre 29 Lunedì calendario

LA FAMIGLIA RIPUDIA LA DONNA PILOTA DEGLI EMIRATI - È

il volto simbolo dell’emancipazione femminile nei Paesi del Golfo. Mariam al Mansouri, 35 anni, prima donna degli Emirati a pilotare un caccia, ha conquistato le prime pagine dei giornali dopo aver effettuato con il suo F-16 i primi raid in Siria contro le postazioni dell’Isis. Al Mansouri non è un cognome qualunque nel mondo arabo. E negli Emirati, gli Al Mansouri sono la seconda famiglia più importante. E ieri - in un comunicato riportato dall’agenzia palestinese Wattan - i suoi parenti si sono fatti vivi. Per prendere le distanze dalla coraggiosa esponente della famiglia e esternare la loro solidarietà agli «uomini liberi dell’Iraq e del Levante», chiaro riferimento all’Isis.
«Noi, la famiglia Mansouri - si legge - dichiariamo qui pubblicamente che ripudiamo la cosiddetta Mariam al Mansouri, così come chiunque prenda parte alla brutale aggressione internazionale contro il fraterno popolo siriano». Non è chiaro quanta parte del clan abbia sottoscritto la dichiarazione. Ma la spaccatura, nella famiglia, come in tutti gli Emirati, è evidentissima.