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 2014  settembre 29 Lunedì calendario

GRANDI MANAGER E IMPRENDITORI NUOVI PER DELLA VALLE SQUADRA SENZA POLITICI


ROMA Diego Della Valle va avanti, prepara una «squadra», ancor prima che un partito politico. Una squadra di «competenti» per sostituire gli «inadeguati» di Matteo Renzi.
«Ascoltami, non ti candidare, resta fuori dalla politica», ha ripetuto più volte Della Valle al suo amico Luca Cordero di Montezemolo, quando questi pensava a una «discesa in campo», fra il 2008 al 2012. Oggi le parti potrebbero essere invertite: Montezemolo, che alla fine del lungo tormentone decise di non fare politica in prima persona, non pare convinto delle prese di posizione antigovernative di Della Valle, sta riflettendo. Ci sono in gioco le sorti di Ntv (treno Italo), in cui Montezemolo e Della Valle sono soci e anche futuri incarichi per Montezemolo.
Gli amici più cari, quelli che dividono con lui traversate in barca e ristoranti stanno sconsigliando Della Valle: «Perché rovinarti la vita con la politica? Gli spazi sono pochi, Renzi ha il 40 per cento, Berlusconi e Grillo assieme un altro 40 per cento...». Della Valle però procede, mollati gli ormeggi. Il desiderio di intervenire direttamente nelle cose, la convinzione che Renzi pratichi una politica del ricatto («o me o il baratro»), lo sospingono.
La squadra, dunque. Gli piacerebbe coinvolgere il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, che però ha già negato disponibilità per il governo del Paese. Fra gli obiettivi di Della Valle potrebbe esserci Andrea Guerra, ex amministratore delegato di Luxottica, già protagonista di un «gran rifiuto» ad entrare nella lista dei ministri di Renzi. E potrebbe esserci Alberto Bombassei, che ha condiviso con Monti e Montezemolo l’avventura di Scelta civica (8 per cento alle elezioni 2013, poi lo smembramento). Ma Della Valle intende pescare anche fra quegli imprenditori d’Italia poco noti che, nonostante enormi difficoltà, continuano a contribuire alla crescita, con buone produzioni e attenta amministrazione. Persone capaci di affrontare la crisi con fatti seri, non con banalità, spiega Della Valle ai collaboratori. Gente che non sarebbe andata sabato a Firenze al matrimonio di Marco Carrai con Renzi testimone, cerimonia con tanti banchieri, Viola (Mps), Morelli Bofa (Merril Linch), Nebbia (Banca Intesa), Palenzona, Gross Pietro, Bini Smaghi...
Politici no, Della Valle non ne vuole nella sua squadra. Lo scrisse tre anni fa nel suo manifesto «Politici ora basta»: «Tanti italiani non hanno più nessuna intenzione di farsi rappresentare da una classe politica che, salvo alcune eccezioni, si è totalmente allontanata dalla realtà delle cose e dai bisogni reali dei cittadini». La crisi, al contrario, impone «serietà, competenza, buona reputazione, senso dello Stato e amore per il proprio Paese». Fra i politici Della Valle ha coltivato negli anni rapporti importanti con Pier Luigi Bersani e con Clemente Mastella: alle sue feste di Telese arrivava con l’elicottero. Bersani, e con lui molta parte della minoranza Pd, potrebbe condividere la parte principale del programma politico di Della Valle: lavoro, lavoro, lavoro, altro che abolizione del Senato. Lavoro per i giovani anche attraverso una sorta di new deal ,con il finanziamento pubblico a fare da motore e favorire gli investimenti privati.
Il vero tema è: come pensare di scalzare Renzi dalla presidenza del Consiglio? Può farlo solo il Parlamento, ha ricordato Renzi stesso ieri. La preoccupazione di Della Valle è la progressiva «presa del potere» del renzismo, che troverebbe il culmine con l’elezione di un prossimo presidente della Repubblica vicino a Renzi e concordato con Berlusconi. Prima che questo accada Della Valle auspica un intervento dell’attuale presidente, Napolitano, che dovrebbe essere messo in allarme soprattutto dal fatto che l’attuale Parlamento è bloccato, «non combina nulla».