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 2014  settembre 29 Lunedì calendario

Nonno Bill pazzo di Charlotte (e Hillary già in ombra)– Prima ancora di nascere, Charlotte Clinton Mezvinsky era già diventata una specie di boa della carriera politica di nonna Hillary

Nonno Bill pazzo di Charlotte (e Hillary già in ombra)– Prima ancora di nascere, Charlotte Clinton Mezvinsky era già diventata una specie di boa della carriera politica di nonna Hillary. Quando, ad un evento ad aprile, Chelsea Clinton annunciò di essere incinta, aveva a fianco l’emozionatissima first lady, non il marito Marc, rimasto in fondo alla sala. Da allora Hillary non ha perso occasione per definirsi elettrizzata dalla prospettiva di diventare nonna e a chi le chiedeva della candidatura alla Casa Bianca ha spesso risposto: «Deciderò dopo la nascita di mia nipote». Ma i riflettori, dopo il lieto evento, sembrano essere molto più per Bill che per Hillary. Nelle foto che fanno il giro del mondo e riempiono le prime pagine dei giornali Usa, l’immagine che colpisce di più è il volto festante e intenerito di Bill che fa ombra a una materna Hillary con in braccio il neonato. Se sei stato per otto anni presidente e hai goduto di notevole popolarità nonostante la vicenda Monica Lewinsky, è normale che l’attenzione si fissi su di te. Ma Bill ci mette del suo. Succede da quando, nella campagna elettorale del 2008, infuriato per le sconfitte della moglie alle primarie, cominciò a insolentire Barack Obama trattandolo da pallone gonfiato. Si sa com’è andata a finire: nella sconfitta Hillary ha probabilmente pagato, oltre ai suoi errori, gli autogol dell’ex presidente. Fast forward : nel 2012 ritroviamo un Bill che, arrivato alla convention democratica come scialuppa di salvataggio di Obama, ne esce in trionfo. Adesso che Hillary si appresta a iniziare la scalata alla Casa Bianca, Bill promette che, se la moglie la spunterà, farà il nonno amorevole senza impicciarsi (troppo) degli affari presidenziali. Gli si può credere? Sono in molti a pensare che, se ce la farà, Hillary dovrà la vittoria non solo alla sfida della prima donna presidente e a un’immagine che seduce senza convincere la metà e forse più degli elettori, ma al carisma del vecchio Bill. Che, da nonno affettuoso, appare ancor più simpatico e rassicurante. Massimo Gaggi, Corriere della Sera 29/9/2014