il Fatto Quotidiano 19/9/2014, 19 settembre 2014
ALLA RUOTA DELLA FORTUNA VINSE 48 MILIONI DI LIRE MA CON IL “BUU” DI MIKE
L’antartide? “Mike, vorrei dare la soluzione: montagne di ghiaccio e un mare di navi”. “Ah, ma che cosa c’entrano le navi? Buuuu buuuu, un campione come lui, cosa combini?”. Questo il rimbrotto di Mike Bongiorno al giovanissimo Matteo Renzi – allora 19enne iscritto al primo anno di Giurisprudenza – a La Ruota della Fortuna. Era il 1994: il futuro presidente della Provincia, sindaco di Firenze, segretario del Pd e infine premier, dopo aver partecipato e vinto ben cinque puntate, tornò a Rignano sull’Arno con in tasca la ragguardevole somma di 48 milioni 400 mila lire. Un vero successo, tanto che Mike Bongiorno salutò il giovane Renzi ammettendo scherzosamente di non poterne più di averlo come ospite della trasmissione. Stando a quanto poi raccontato dallo stesso Renzi, i gettoni d’oro di quella vincita sono stati dati al padre Tiziano per essere reinvestiti nell’azienda di famiglia, la Chil Srl, in quel momento in difficoltà. Il 1994, lo stesso periodo della partecipazione di Renzi, fu un anno difficile per la Ruota: la Procura di Torino indagò sulla partecipazione al programma di Giuseppe Mazzocchi, allora ispettore del ministero delle Poste, ipotizzando che fosse un ringraziamento dell’azienda per avere avvertito i tecnici di Rti-Fininvest per un imminente controllo sulle frequenze: il processo terminò con l’assoluzione di Mazzocchi.
il Fatto Quotidiano 19/9/2014