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 2014  settembre 19 Venerdì calendario

Il Pd spaccato sull’articolo 18 • Il Fondo monetario internazionale dice che l’Italia deve tagliare anche le pensioni • Tiziano Renzi indagato per bancarotta fraudolenta • In Scozia vince il no • Le Shetland vogliono staccarsi dalla Scozia • Medici uccisi in Africa perché ritenuti colpevoli di diffondere l’Ebola • Italiani tifosi • Aumentano i miliardari Jobs Act Il governo ieri ha registrato il primo passo in avanti nell’iter del disegno di legge delega sulla riforma del lavoro (Jobs Act)

Il Pd spaccato sull’articolo 18 • Il Fondo monetario internazionale dice che l’Italia deve tagliare anche le pensioni • Tiziano Renzi indagato per bancarotta fraudolenta • In Scozia vince il no • Le Shetland vogliono staccarsi dalla Scozia • Medici uccisi in Africa perché ritenuti colpevoli di diffondere l’Ebola • Italiani tifosi • Aumentano i miliardari Jobs Act Il governo ieri ha registrato il primo passo in avanti nell’iter del disegno di legge delega sulla riforma del lavoro (Jobs Act). Il voto della commissione segna un punto a favore del superamento dell’articolo 18, grazie all’approvazione dell’emendamento dell’esecutivo, che introduce il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (in pratica la possibilità di licenziare anche senza giusta causa, riconoscendo al lavoratore un indennizzo in base all’anzianità acquisita). La delega sul lavoro approderà tra martedì e mercoledì nell’emiciclo del Senato. Una volta in aula il provvedimento dovrebbe passare senza particolari difficoltà. Le insidie maggiori, stante l’opposizione crescente del mondo sindacale e delle minoranze del Pd, si annidano in commissione Lavoro alla Camera. L’ala sinistra del Pd (Bersani, Cuperlo, Fassina) non vuole cancellare la possibilità di reintegrare i lavoratori licenziati, come previsto dall’articolo 18. Il Pd non può arrivare spaccato di fronte al testo definitivo del governo. La mediazione va trovata prima, a costo di litigare nella direzione che Renzi ha convocato ad hoc per il 29 settembre. Fmi Il Fondo monetario internazionale, che ieri ha rivisto al ribasso la stima del prodotto interno lordo 2014 per l’Italia, dice che la spending review non otterrà i risultati sperati senza ricomprendere nei tagli anche le pensioni. Tuttavia il Fondo esprima un giudizio positivo sui progetti di riforma messi in cantiere da Renzi: la legge elettorale, per esempio, è un contributo al sostegno e all’attuazione delle riforme; bene anche l’intervento sulla giustizia e sul lavoro. Le note dolenti arrivano invece sulla spesa pubblica: «La spesa per le pensioni italiana è la più alta d’Europa, pari a circa il 30% del totale». Renzi Tiziano Renzi, 63 anni, padre del premier, è indagato a Genova con l’accusa di bancarotta fraudolenta. L’indagine è partita sei mesi fa dopo il fallimento della Chil Post, azienda di distribuzione giornali appartenuta alla famiglia Renzi, venduta nel 2010 e poi fallita nel 2013. Con contratto stipulato a Figline Valdarno il 10 ottobre 2010, l’amministratore unico della Chil Post srl Tiziano Renzi cede alla società Chil Promozioni srl nella persona del suo presidente Laura Bovoli «il ramo d’azienda avente ad oggetto servizi di marketing nel settore editoriale». Il prezzo concordato tra le parti è di 3.878,67 euro. Nell’autunno del 2013 il curatore fallimentare della Chil Post segnala al tribunale di Genova l’incongruità di quella compravendita. L’ipotesi d’accusa a carico dell’imprenditore fiorentino è di aver “svuotato” la sua ex società di distribuzione di quotidiani, Chil Post, svendendone un ramo d’azienda sano per appena 3.800 euro alla srl Eventi 6 di proprietà della moglie Laura Bovoli e delle due figlie. Mentre nell’ormai defunta Chil Post sono rimasti debiti per oltre un milione. Tra i creditori anche il Credito Cooperativo di Pontassieve, paese dove il premier risiede. Il debito complessivo è di 496mila euro. Scozia In Scozia, quando sono ancora in corso gli scrutini, sembra aver vinto il no alla separazione da Londra. Shetland I 23mila abitanti delle 100 isole Shetland, se la Scozia si fosse staccata dal Regno Unito, avrebbero voluto fare un referendum per staccarsi a loro volta dalla Scozia e ritornare sotto la giurisdizione di Londra. L’arcipelago, passato agli inglesi nel 1469 come dote di una principessa danese, divenne nell’800 una delle capitali della pesca alla sardina. Il vero boom è arrivato con la scoperta dei giacimenti nel Mare del Nord negli anni 70 del ’900: sotto le Shetland c’è il 20% delle riserve nazionali di petrolio e gas (Farina, CdS). Ebola/1 I cadaveri di otto persone, tra cui alcuni medici, infermieri e tre giornalisti, sono stati ritrovati nei gabinetti pubblici di Wome, un villaggio vicino alla città di Nzerekore, in Guinea. Avevano la gola squarciata. Dietro alla strage, la rabbia degli abitanti di quella regione dell’Africa occidentale e il loro timore che la squadra di giornalisti e tecnici, giunta lì per un’opera di educazione, disinfezione e prevenzione dell’Ebola, stesse invece diffondendo il virus. Il team era arrivato lì martedì scorso ed era stato subito accolto con il lancio di pietre, tanto che gli otto avevano subito tentato di nascondersi. Tra le popolazioni colpite il livello di istruzione è molto basso. Le condizioni sanitarie sono pessime. La povertà è endemica. Molti abitanti sono persino convinti che Ebola non esista e si rifiutano di collaborare con le autorità. Ebola/2 L’epidemia di Ebola finora ha fatto 2.600 vittime per lo più in Sierra Leone, Guinea, Liberia. Tifosi Il 40% degli italiani si ritiene tifoso. I più accesi sono 4 su 10. La Juve resta la più amata dagli italiani, con il 31% di sostenitori. Seguita dalle due milanesi, Inter e Milan, entrambe con circa il 18% dei tifosi. Quindi il Napoli e la Roma. Queste 5squadree, insieme, riassumono circa l’80% dei tifosi. Ma solo le prime tre superano i confini regionali. Soprattutto la Juve, prima, per numero di tifosi, in tutte le aree del Paese (Diamanti, Rep). Miliardari Da uno studio condotto da Wealth-X e Ubs Billionaires Census emerge che i miliardari stanno aumentando: 2.325 nel 2014, cioè 155 in più rispetto all’anno scorso (+7%). Il miliardario-tipo è uomo (nel 90% dei casi), con un’età media di 63 anni. I maschi, che sono sette volte di più delle donne, nella stragrande maggioranza dei casi sono sposati (l’89%). Solo un 6% è divorziato, il 3% single e il 2% vedovo. Percentuali che cambiano per le donne: solo il 62% delle miliardarie è sposato, il 10% divorziato, il 4% single e il 21% vedovo. L’Europa è la loro patria:vii abitano 775. Gli Stati Uniti sono secondi con 609 miliardari, di cui 57 creati nell’ultimo anno.