Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  settembre 19 Venerdì calendario

UNA PROFESSORESSA A PIAZZETTA CUCCIA

Sorriso e riservatezza, alta competenza e zero salotti. Stando a come ne parlano i colleghi in Piazzetta Cuccia, Elisabetta Magistretti non potrebbe mettere in fila caratteristiche più affini allo stile della casa. La quale, con il tramonto del cosiddetto capitalismo di relazione, sembra voler marcare ancor più la distanza da una certa mondanità della finanza.
E infatti è lei la candidata fin qui più accreditata alla vice presidenza di Mediobanca. Il socio Unicredit, cui spetta la scelta, non ha ancora formalizzato l’indicazione, ma ha confermato di voler affidare l’incarico a una donna. Magistretti, classe 1947, bocconiana, in consiglio da un triennio, sarebbe la prima donna al vertice della banca simbolo.
Un risultato (clamoroso) della legge Golfo Mosca. Ma anche l’esito di un percorso intrapreso prima degli altri, e prima degli obblighi di legge, con l’introduzione sin dal 2012 nello statuto della banca del limite d’età e delle quote di genere. Fatta eccezione per la parentesi delle-figlie-di, va da dato atto al consiglio che la prima vera crepa nel muro di cravatte è stata aperta per iniziativa volontaria.