MilanoFinanza 18/9/2014, 18 settembre 2014
CAIRO IN BORSA SE NE INFISCHIA DEL FLOP DI FLORIS SU LA7
Già dovrà offrire una cena, come annunciato al momento della presentazione dei palinsesti autunnali, a giornalisti, pubblicitari e investitori per il risultato ben al di sotto delle aspettative (6,46% rispetto al 10% stimato) per la serata finale di Miss Italia 2014, andata in onda domenica sera. E ora Urbano Cairo deve registrare la sonora bocciatura di quello che doveva essere il fiore all’occhiello della programmazione settimanale, ovvero il talk show DiMartedì del nuovo acquisto Giovanni Floris, strappato a Rai3. La prima puntata ha registrato una sonora sconfitta, 3,47% di share, se paragonato al rivale Ballarò (Rai3), la trasmissione che Floris conduceva fino all’anno scorso, che con Massimo Giannini ha totalizzato uno share dell’11,76%. Non va trascurato poi il fatto che la striscia d’approfondimento quotidiana condotta sempre da Floris sta facendo registrare ascolti davvero bassi. A ciò si è aggiunta la tegola dello stop temporaneo del programma di Lilli Gruber (Otto e mezzo sospeso per indisposizione della conduttrice) che sarà sostituito dal nuovo Faccia a faccia condotto da Enrico Mentana, che guida pure il Tg (ieri, 5,75%). Sommando questi dati emerge che la formula del talk d’attualità e politico sta perdendo smalto, anche se va detto che La7 negli ultimi mesi ha perso ascolti in tutto l’arco della giornata: lo share medio delle 24 ore è stato del 3,39% a giugno e del 2,8% a luglio (il prime time è al 3,25%, quindi sotto il debutto di DiMartedì). Detto ciò, la borsa pare infischiarsene del calo degli ascolti: ieri il titolo del gruppo Cairo Communication ha chiuso a 6,2 euro, in rialzo del 3%. Quasi quanto lo share di Floris.
MilanoFinanza 18/9/2014