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 2014  settembre 18 Giovedì calendario

«BALLARÒ» VINCE IL DUELLO TV, FLORIS SOTTO LA SOGLIA DEL 4 PER CENTO


ROMA — Il risultato è chiaro, eloquentissimo e non si presta a doppie letture. Martedì sera il duello Rai3-La7 si è concluso con la nettissima vittoria di Massimo Giannini alla guida di «Ballarò»: 2.503.000 spettatori e l’11,76% di share. Giovanni Floris, su La7, con l’esordio del suo «diMartedì» si è fermato a 755.000 spettatori con il 3,47% di share. In più Giannini si è piazzato al terzo posto tra i programmi di prime time di martedì dopo Rai1 e Canale 5.
Grande ed esplicita soddisfazione in casa Rai, dopo le polemiche sull’addio a viale Mazzini di Giovanni Floris e sul discusso arrivo di Giannini. Il direttore generale Luigi Gubitosi ha chiamato Giannini e il direttore di Rai3, Andrea Vianello, per complimentarsi sottolineando «la grande professionalità dei lavoratori della Rai che hanno contribuito a questo successo con un efficacissimo gioco di squadra». Chi segue le vicende Rai sa bene che l’ultima frase è quasi più importante dei complimenti: sono settimane di scontri durissimi tra i sindacati e la direzione generale, anche sul tema della politicizzazione del personale di viale Mazzini, e le parole di Gubitosi suonano come un invito alla tregua.
Interessante sottolineare che, negli ascolti di «Ballarò», è stato positivo ma non fondamentale l’arrivo di Roberto Benigni: nel suo spazio, il comico toscano non ha superato il 14%. Ottima cifra ma non sconvolgente. Ciò significa che l’11,76% di share è il risultato complessivo del prodotto. Andrea Vianello è contento per la sua personale scommessa su Giannini: «Un risultato importante che ci conforta nella scelta di un grande giornalista che ha esordito in tv con la sicurezza di un veterano e di una squadra redazionale davvero fortissima». La7 ha scelto di non commentare. Nell’azienda televisiva di Urbano Cairo si sottolinea che quella di martedì è stata solo una partita ma il campionato televisivo sarà ancora molto lungo. Ma c’è chi ricorda il risultato di un altro esordio su La7 di un ex volto Rai, quello di Michele Santoro con «Servizio pubblico» il 25 ottobre 2012 che ottenne il 12,99 % di share, un boom che portò per la prima volta la rete a essere la terza più seguita dopo Rai1 e Canale 5.
Sempre a La7 continua l’indisposizione di Lilli Gruber. Da ieri, ha fatto sapere una nota dell’azienda (che si augura di rivedere la giornalista «al più presto alla guida della trasmissione») lo spazio di «Otto e mezzo» verrà riempito da «Faccia a faccia», trenta minuti di approfondimento di Enrico Mentana.
Proprio il direttore del Tg de La7 ha escluso «ogni dietrologia diversa da quella dell’indisposizione. E ha parlato di un’assenza che durerà qualche settimana». Mentana si riferisce alle voci che vedono nell’assenza di Lilli Gruber una forma di protesta per l’arrivo di Giovanni Floris sulla fascia preserale con «DiciannoveEquaranta». Ipotesi (e non è solo Mentana ad assicurarlo) che non trova alcun concreto riscontro.