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 2014  settembre 17 Mercoledì calendario

IN GIOCO ANCHE LA PARTITA DEI CONSUMATORI

Quando la rete incontra la finanza si osservano spesso fenomeni molto istruttivi. Il caso di AliBaba fa riflettere sul rapporto tra piattaforme commerciali online e diritti dei cittadini e dei consumatori.
Proprio mentre in Occidente le grandi piattaforme subiscono attacchi crescenti in ragione del loro atteggiamento nei confronti dei diritti degli utenti, arriva in borsa un gigante proveniente da un paese che non è noto per la sua attenzione ai diritti. Secondo i calcoli della Information Technology and Innovation Foundation, citata dal Financial Times, le grandi compagnie internet americane che offrono servizi cloud rischiano di perdere tra i 22 e i 45 miliardi di dollari nei prossimi tre anni a causa della perdita di fiducia dei clienti dovuta allo scandalo delle intrusioni dei servizi segreti americani, svelate da Edward Snowden. Il fatto che la Nsa sia potuta entrare in qualsiasi piattaforma e raccogliere dati su chiunque ha abbassato la credibilità delle compagnie americane dal punto di vista della salvaguardia dei diritti dei cittadini.
AliBaba invece arriva alla borsa dopo avere apparentemente superato un’analoga crisi di fiducia. Nel 2011, in effetti, il suo servizio dedicato a garantire gli utenti contro le truffe dei rivenditori online si era dimostrato molto impreciso. L’Economist aveva titolato l’articolo in merito "AliBaba e i 2.236 ladroni", riferendosi al numero di truffe emerse in quel periodo. Il leader dell’azienda Jack Ma, però, aveva subito ammesso l’errore, rimosso i responsabili e ripagato i clienti. Sebbene il caso avesse rinforzato lo scetticismo di molti osservatori sul trattamento dei diritti riservato ai cittadini in Cina, in realtà la velocità della reazione e la determinazione di Ma per recuperare la fiducia dei clienti aveva fatto breccia nei giudizi di gran parte dei consumatori.
L’Occidente non ha mantenuto la distanza nella classifica della credibilità online che lo separava dalla Cina, almeno in questo caso. Ma occorre distinguere.
Dal punto di vista dei diritti umani e della privacy, gli Stati Uniti hanno perso terreno ma la Cina non ne ha recuperato molto. Dal punto di vista invece dei diritti dei consumatori e della fiducia, i colossi americani e Ali Baba dimostrano di conoscere allo stesso modo i rischi che corrono. Le alternative non mancano in rete. E il rispetto dei diritti dei consumatori è diventato parte integrante del modello di business delle compagnie che vogliono avere successo. Specialmente di quelle grandi. Il caso recente di un venditore di mobili online londinese scomparso con la cassa dopo aver venduto e non consegnato la merce promessa dimostra che il mondo delle truffe online è globalizzato. Per chi abbia intenzione di costruire un business durevole online, l’economia della fiducia ha ormai importanza pari alla qualità commerciale e alla velocità tecnologica.
Luca De Biase, Il Sole 24 Ore 17/9/2014