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 2014  settembre 17 Mercoledì calendario

TRE ITALIANI RIVOLUZIONANO I BITCOIN «DA MALTA SCAMBI IN TEMPO REALE»


Da oggi tre italiani guidano l’innovazione nell’ambito del Bitcoin, la valuta digitale creata nel 2009 che, sfruttando la rete e non essendo sottoposta al volere di un “ente centrale”, garantisce, secondo i sostenitori delle criptovalute, diversi vantaggi rispetto alle monete tradizionali. Il primo si chiama Lawrence Nahum, 29 anni, fondatore nel 2013 a Malta di GreenAddress, una piattaforma online che permette di conservare e processare transazioni Bitcoin. Il nome non deve trarre in inganno: è nato e cresciuto a Milano. Gli altri due sono Davide Barbieri e Andrea Medri, ideatori di The Rock Trading, il primo mercato di scambio a mettere a disposizione il trading di Bitcoin. Dalla collaborazione tra i tre è nata una nuova tecnologia in grado di garantire il prelievo e il deposito di Bitcoin in modo istantaneo. Una novità che molte altre società di settore potrebbero decidere di sperimentare. Anche se, va precisato, attorno alle criptovalute restano forti criticità.
Nahum, ci spieghi di che si tratta.
«Questo nuovo sistema permette agli utenti di gestire i propri Bitcoin in sicurezza perché in questo modo sono loro stessi a tenerli sotto controllo e non un sito web che a sua discrezione può decidere di chiudere il loro account. Inoltre, la stessa tecnologia ci permette di garantire a terzi di ricevere transazioni da Green Address in modo immediato per via di un sistema di conferme istantanee».
Maggior velocità e più sicurezza nelle operazioni? «Sì. In questo modo è pos-
Sibile prevenire eventuali frodi e garantire agli utenti un risparmio di tempo notevole. Basti pensare che fino ad oggi ci volevano 30 minuti per spostare fondi Bitcoin
da un exchange a un altro».
Come nasce la sua passione per il mondo delle criptovalute?
«Ho iniziato a interessarmi di Bitcoin verso la fine del 2012.
Li consideravo un’innovazione affascinante e mi intrigava il loro funzionamento molto simile all’oro. Tuttavia, erano poco sicuri. Al che ho deciso di creare un prodotto più semplice da usare e più sicuro». Come vede il futuro dei Bitcoin?
«Un po’ come internet. Non è che dall’oggi al domani tutti useranno Bitcoin. Sarà un processo lento che la gente farà solo nel momento in cui se la sente. Oppure quando capirà che non potrà più conservare i propri risparmi in euro o in dollari per via delle continue politiche monetarie espansive che generano inflazione». Quanto conta la dimensione politica nel mondo dei Bitcoin?
«Io credo che il futuro consista proprio nel separare la politica di tutti i giorni dall’ immissione monetaria vera e propria. Nel mondo dei Bitcoin ci sono persone con idee politiche molto differenti tra loro. Ma l’obiettivo comune a tutti gli utenti è quello di volere una valuta indipendente, non manipolabile, decentralizzata e non corrompibile. Questo è l’aspetto più affascinante e rivoluzionario».