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 2014  settembre 11 Giovedì calendario

TUTTE LE CLAUSOLE DEL CONTRATTO E IL VITALIZIO A RATE PER 20 ANNI

«Mettete una buona parola», scherza l’ormai ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo rivolto ai giornalisti che gli chiedono della sua buonuscita. E aggiunge: «La Fiat sappia che è sempre troppo poco». È il siparietto con l’amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, durante la conferenza stampa che sancisce il divorzio di Montezemolo dal Cavallino Rampante dopo 23 anni alla guida della casa di Maranello.
Sui compensi non scherza invece Marchionne che rinvia la risposta a una nota ufficiale: «La Fiat dirà quello che deve dire entro i tempi previsti dai regolamenti di Borsa», ha tagliato corto. E così, a mercati chiusi, è arrivato il comunicato. In sintesi, come buonuscita Luca Cordero di Montezemolo incasserà circa 27 milioni. Un accordo su cui la Fiat e l’ex presidente della Ferrari stavano lavorando da tempo. Del resto era ormai da mesi, ha spiegato Marchionne, che l’avvicendamento a Maranello era sul tavolo del gruppo. Difficile credere che l’intesa sia stata trovata tra domenica, giorno delle critiche pubbliche dell’amministratore delegato di Fca alla gestione Ferrari di Montezemolo, e ieri.
I 27 milioni sono una cifra ben al di sotto di quello che si vociferava nei giorni scorsi. E forse da qui nasce la stoccata di Montezemolo alla Fiat durante la conferenza stampa: «Sappia che è sempre troppo poco». L’ex presidente del Cavallino percepirà «l’indennità di fine mandato attribuitagli sin dal 2003 e già descritta nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata dalla società, pari a cinque volte la componente fissa della remunerazione annua di 2,7 milioni e quindi in totale di 13.710.000, pagabile nell’arco di vent’anni». A questa si sommano 13,2 milioni a fronte anche dell’impegno di Montezemolo di non svolgere attività in concorrenza con il gruppo Fiat sino al marzo 2017. «Sarà corrisposta la componente fissa e variabile della remunerazione dovuta sino a tale momento – spiega la nota – che corrisponde alla originaria scadenza del mandato in Ferrari, complessivamente pari a 13,2 milioni da erogare entro il 31 gennaio 2015». Infine «Montezemolo conserverà in via temporanea il diritto di acquistare prodotti del gruppo Fiat con alcune facilitazioni nonché di usufruire di taluni servizi attinenti la sicurezza».
La buonuscita si va ad aggiungere agli emolumenti passati. Montezemolo negli ultimi dieci anni, tra stipendi, stock option e bonus ha già incassato dalla Ferrari compensi per circa 112 milioni complessivi. L’attenzione sull’indennità che Fiat avrebbe versato a Montezemolo aveva acceso due giorni fa l’attenzione della Consob, che ha chiesto al Lingotto di fornire informazioni all’Authority della Borsa (non al mercato). L’annuncio di ieri ha chiuso la pratica.
Francesca Basso