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 2014  settembre 11 Giovedì calendario

ADDIO A FRANCA SEGRE, LA SIGNORA DELLA FINANZA CHE HA CREATO LA BIM

La signora della finanza e delle banche non c’è più. Franca Bruna Segre è morta ieri a 88 anni. Ad agosto era riuscita ancora a prendersi una bella rivincita, ricomprandosi un pezzetto (una quota del 5%) di quella che fu la sua creatura, la Banca Intermobiliare (Bim). Dopo le disavventure con l’immobiliarista Danilo Coppola, le frizioni i tra i soci, la cessione della banca nel 2011 a Veneto Banca, la Segre e suo figlio Massimo quest’estate sono entrati a far parte di una cordata di imprenditori piemontesi che ha strappato la Bim dalle mani di Veneto Banca.
Una boutique finanziaria storica fondata dalla Segre nel 1981 con altre famiglie torinesi, che ha accompagnato a lungo Carlo De Benedetti nelle sue scalate nell’alta finanza. Per decenni è stata l’unica donna in un universo maschile. Ben prima delle quote rose è stata l’unico presidente donna tra le banche quotate in Italia.
Schiva, solitaria, non amava i salotti: le piaceva dire di non avere amici e di parlare con pochi. Impara a essere tenace fin da bambina, quando viene colpita dalla poliomielite. Si diploma ricevendo il premio come primo ragioniere di Torino. Dopo la guerra, avvia a Torino con il marito, il geometra Giulio Segre ( morto nel 1995), uno studio da commercialista. E negli uffici di via Valeggio - dove ancora agli albori del terzo millennio le impiegate vestivano un grembiule nero - approda Carlo De Benedetti, uno dei suoi clienti più importanti. Negli Anni 70 rilancia la Marxer di Loranzè di Ivrea, azienda chimico farmaceutica, fino a farla diventare leader europeo nella produzione di aminoacidi. Alla morte del marito subentra il figlio Massimo a collaborare.
E nella finanza madre e figlio ottengono i maggiori successi, con la Bim che viene trasformata prima in Sim e poi in banca, quotata in Borsa fino all’amara vendita a Veneto Banca. Stamattina i funerali si svolgeranno a Torino, nella parrocchia della Beata Vergine delle Grazie.