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 2014  settembre 10 Mercoledì calendario

STAR PICCHIA LA FIDANZATA BUFERA SUL FOOTBALL USA


NEW YORK — Le immagini sono un po’ sgranate, ma la violenza è ben documentata. Le telecamere a circuito chiuso del casino’ di Atlantic City hanno ripreso tutta la scena. Il filmato parte nell’androne e si vede una coppia che discute. Poi una volta in ascensore, lei si avvicina e lui le tira un pugno in faccia. La donna va a sbattere contro il corrimano e sviene. L’ascensore arriva al piano. L’uomo la trascina fuori per le braccia. Arrivano altre persone, cercano di aiutarla e lei si riprende.
La carriera sportiva di Ray Rice, giocatore di football americano, si chiude con queste immagini riprese il 15 febbraio e pubblicate dal sito Tmz.com l’8 settembre. In poche ore il video fa il giro del mondo. La vittima è Janay Palmer, all’epoca fidanzata, oggi moglie e madre della sua bambina. Lunedì pomeriggio i Baltimora Ravens, con cui Rice ha firmato nel 2012 un contratto da 40 milioni di dollari per cinque anni, lo hanno licenziato in tronco. La federazione lo ha squalificato a tempo indeterminato. Tutti gli sponsor lo hanno allontanato. La Casa Bianca ha elogiato la decisione della squadra perché quello di Rice è «un atto spregevole. Dobbiamo combattere la violenza contro le donne», ha detto uno dei portavoce Josh Earnest spiegando che ogni giorno in America tre donne muoiono a causa della violenza domestica.
Nessuna solidarietà è arrivata dagli altri giocatori. Anzi, in molti puntano il dito contro la Nfl, la Lega nazionale di football americano, per non aver preso provvedimenti adeguati nei mesi scorsi. Lo chiamano uno scandalo, non credono alla Lega che dice di non aver visto il video prima di settembre. Pensano che abbia voluto coprire un giocatore di successo e attaccano il commissario Roger Goodell, definendo le prime sanzioni contro Rice troppo morbide, quando Josh Gordon stella dei Browns, è stato squalificato per tutta la stagione 2014-2015 perché risultato positivo all’utilizzo di marijuana.
Il caso Rice comincia a febbraio quando un altro video viene reso pubblico. Le immagini riprendono la scena all’arrivo dell’ascensore e Palmer è sdraiata per terra. Rice è stato denunciato per aggressione aggravata, ma la fidanzata, diventata moglie il 28 marzo, giorno dopo l’udienza, ha ritirato la denuncia salvandolo da una pena che poteva arrivare fino a cinque anni di carcere. Già in conferenza stampa a maggio l’aveva difeso: «Mi pento del ruolo che ho avuto nella lite». Ed è rimasta al suo fianco. Ora accusa i media: «Questa è la nostra vita. Se volevate imbarazzarci, ferirci, toglierci la felicità, ci siete riusciti».
Intanto la giustizia sportiva aveva cominciato un’indagine indipendente che si è conclusa a fine luglio con due giornate di squalifica. Ed è scoppiata la polemica. Dalla raccolta firme alle telefonate di protesta. Anche i media hanno attaccato la Lega. «Troppo poco», hanno scritto in molti accusando la Lega di essere troppo morbida con chi è accusato di violenza domestica. E pensare che nel 2007 Michael Vick, degli Atlanta Falcons, era stato squalificato a tempo indeterminato per un combattimento tra cani.
Ma per Goodell, nel caso Rice, è stato applicato il regolamento. Sotto pressione, il commissario ha poi incrementato le sanzioni. Sei partite di squalifica alla prima denuncia di violenza domestica. E alla seconda, allontanamento per un anno. Ma questo video rischia di avere un effetto domino. Il commissario ha dichiarato di non «averlo visto prima», ma per molti questi nuovi provvedimenti sono un tentativo di salvare la faccia. Tutti chiedono un cambio di rotta, a cominciare dai giocatori.