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 2014  settembre 09 Martedì calendario

PERISCOPIO

Perché mai Renzi avrebbe dovuto mischiarsi alla compagnia che si è esibita a Cernobbio? A spiegare come gira e come dovrebbe girare il mondo c’erano, nell’ordine: Jean-Claude Trichet, predecessore di Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea (Bce), cioè l’uomo che non si era accorto che stava scoppiando la più grave crisi economica di sempre; José Barroso, presidente uscente dell’Europa, un quinquennio di disastri politici al servizio dell’asse Merkel-Sarkozy; Mario Monti, e non aggiungo altro (basta il nome); Romano Prodi, quello che poco più di un anno fa si era imbarcato su un aereo presidenziale della repubblica ed era atterrato presidente dei trombati. All’ultimo ha dato forfait Enrico Letta. Peccato. Eravamo tutti ansiosi di ascoltarlo sul tema: come governare un paese a lungo e con Alfano. Eppure sono tutti indignati che Renzi non si è presentato ad ascoltare e omaggiare tali maestri. Alessandro Sallusti. il Giornale.

Con l’aria rituale, e un tantino bolsa, con la quale ogni bambino recita all’ospite di turno la poesia imparata a memoria, ma della quale non capisce il senso, la gentile signora Mogherini (per volontà di Renzi e per ironia della storia, ministro degli esteri italiano ed europeo) ha detto che la «soluzione» della crisi ucraina è «politica». È la stessa espressione che gli avventori del bar Commercio usano, con disinvolta, ignara e paradossale indifferenza, al posto di «soluzione gastronomica», quando si tratta di stabilire di chi sia un discutibile punto al biliardo. «Soluzione politica» è espressione evasiva e comoda anche perché nessuno potrebbe pensare che sarebbe una soluzione quella «bellica». Sarebbe pertanto bene che la signora Mogherini, prima di aprire bocca, senza sapere di che cosa parla, ci rifletta. Piero Ostellino. Corsera.

Emendamento da discutere oggi. Riforma del senato della repubblica. Il senatore deve provenire da un’elezione di secondo livello, quindi dai consigli regionali. L’unica condizione è che quando viene nominato senatore, deve sposare un’orfana, così si mischiano le caste sociali. Troppo comodo che un senatore sposi una donna prefetto. E le orfane chi le sposa? Ecco perché nella riforma del senato è obbligatorio che il neosenatore o senatrice sia scapolo o nubile. Maurizio Milani. Il Foglio.

Quando Putin invase la Georgia nel 2008 e Silvio Berlusconi lo appoggiò, io, con una decisione drammatica e molto sofferta, lasciai il Pdl e passai al Gruppo misto. Il mio fu un gesto forte e isolato, di quelli che poi si pagano, tanto è vero che non sono stato più candidato, come impone la logica della politica. Ricordo questo frammento della mia storia per dire che non sono sospettabile di filoputinismo. Ma il tempo passa, le condizioni cambiano, la storia incalza con le sue angosciose novità. Tutti conoscono la massima che, nel suo apparente cinismo, vale tanto quanto una legge fisica, secondo cui i nemici dei miei nemici sono miei amici. Lo ricordava anni fa Giovanni Spadolini, che era un anticomunista di ferro, per dire che si doveva permettere all’Unione Sovietica di contenere l’estremismo islamico all’interno delle sue frontiere. Paolo Guzzanti. il Giornale.

Il mecenatismo giornalistico, editoriale, teatrale, cinematografico, letterario e universitario è una delle cause fondamentali del basso livello della cultura contemporanea. Panfilo Gentile, Democrazie mafiose. Ponte alle Grazie, 1970.

In Italia sarebbe necessaria una rivoluzione, mentre è iniziata un’inarrestabile involuzione. Il governo ha abolito le province, che erano l’istituzione più vicina ai cittadini, mentre avrebbe dovuto sopprimere o almeno accorpare le regioni che sono un disastro: ad esempio la regione Molise è territorialmente più piccola di molte province italiane. Una macroregione indipendente Veneto-Friuli-Venezia Giulia-Trentino-Alto Adige sarebbe in grado di funzionare benissimo. Sicuramente meglio dello Stato italiano, dove la politica è allo sfacelo e nessuno è più in grado di esprimere una politica seria, ma subiamo passivamente i diktat di Frau Merkel. Vittorio Feltri. Libero.

L’eterno femminino in pantaloni, in zazzeretta, in camicetta che si vede e non si vede se c’è dentro qualche cosa, per cui la ragazzina non si distingue dal maschio e uno deve guardare le scarpe perché, per il momento, le scarpe femminili sono ancora leggermente differenti dalle scarpe maschili. Per il momento, dico, perché ci sono già dei maschi con i tacchi, è vero. E uno dice, maschio o femmina? Chi ci capisce? E allora c’è una riduzione dell’attrazione della donna. Una ragazza che al principio del secolo scorso tirava su la gonna a mezza gamba, dico a mezza gamba, non che arrivasse fino al ginocchio, era una cosa assolutamente fascinosa: il polpaccio! C’era una carica erotica formidabile. Allora io penso che progressivamente questa somiglianza assunta dai maschi e dalle femmine vada sempre più accentuandosi, che contemporaneamente cada l’attrazione dei sessi reciproca, si diffonda l’uso di attività omosessuali maschili o femminili come prosecuzione dei giochi sessuali infantili senza quel salto di qualità che una volta si operava nell’adolescenza, quando, dai giochi sessuali infantili, il ragazzo passava al desiderio della conquista della ragazzina e la ragazzina cominciava a fare così la svenevole e a offrirsi alla conquista maschile. Cesare Musatti, psicanalista, in Gigi Moncalvo: Milano no. Edizioni Elle, 1977.

L’ideale sarebbe dividere i diritti tra una Costituzione sul satellite e un’altra sul digitale. Massimo Bucchi. il venerdì.

Tenendo conto del numero di coloro che ne hanno bisogno, bisogna economizzare il nostro disgusto. Jules Renard in Philippe Bouvard, Je crois me souvenir... (Credo di ricordarmi). Flammarion, 2013.

Il Fondo monetario internazionale ha invitato l’Italia a presentare, entro e non oltre il 30 settembre prossimo, la dichiarazione dei debiti. Amurri & Verde, News. Mondadori,1984.

Caro Gesù, la giraffa la volevi proprio così o è stato un incidente? I bambini parlano a Gesù. Sonzogno, 2006.

AEROPORTO - È un grande edificio con degli uffici dove i passeggeri danno le valige e aspettano. Claude-Alain Duhamel et Carole Balaz, Le gros dico des tout petits. J.C. Lattes.

De Gasperi, Einaudi, Togliatti, Di Vittorio contro Renzi, Madia, Giannini e Mogherini: quattro a zero. Roberto Gervaso. il Messaggero.

Paolo Siepi, ItaliaOggi 9/9/2014