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 2014  settembre 03 Mercoledì calendario

GOLDMAN, NOVE BANCHE RISCHIANO BOCCIATURA BCE

Nove banche europee potrebbero non passare i test della Banca centrale europea. E’ il risultato di un sondaggio condotto da Goldman Sachs con 125 investitori istituzionali secondo cui nove banche sulle 128 esaminate non passeranno il doppio esame (asset quality review e stress test) e i deficit patrimoniali riguarderanno soprattutto Italia e Grecia.
Perché sia credibile la revisione degli attivi delle banche della zona euro (aqr) dovrà rivelare una carenza di capitale pari a 51 miliardi di euro. Finora le maggiori banche del Vecchio continente hanno ricapitalizzato per una cinquantina di miliardi di euro. In media gli investitori si aspettano una richiesta di capitale di 23 miliardi più alta rispetto al risultato di ottobre e soltanto l’8% (contro il 18% del precedente sondaggio) prevede una richiesta di oltre 100 miliardi di euro.
Dal sondaggio è anche emerso che il test è ritenuto più credibile oggi di qualche mese fa: l’89% degli investitori intervistati, infatti, si aspetta che il test sia credibile contro il 70% emerso dal sondaggio condotto da Goldman Sachs lo scorso ottobre. E i tre quarti degli operatori ritengono che da novembre, dopo il vaglio tecnico e l’avvio della vigilanza unica, il comparto bancario farà meglio degli indici di mercato. Ma prima gli istituti di credito dovranno passare i test della Bce e non tutti ci riusciranno: quelli italiani e greci rischiano il più alto numero di bocciature.
In particolare, Monte dei Paschi ha il più alto rischio di non passare i test, la Popolare di Milano è al sesto posto e il Banco Popolare al quarto. Le altre banche nella lista nera sono le greche Piraeus, Eurobank e Alpha Bank, la tedesca Commerzbank, la portoghese BCP, l’austriaca Raiffeisen Zentralbank e la spagnola Banco Popular. Al contrario Goldman Sachs cita Unicredit come "la sola banca che senza aumentare il capitale ha sostanzialmente migliorato la percezione di sé tra gli investitori". I risultati dell’aqr sono attesi per il 17 ottobre.
Francesca Gerosa, MilanoFinanza 3/9/2014