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 2014  settembre 01 Lunedì calendario

AUTO D’EPOCA E MONETE SONO LE COLLEZIONI CON I RITORNI PIÙ ALTI

Sono diverse le tipologie di oggetti collezionabili, ognuno ha mercati e piazze di scambio diverse e operatori specializzati. Prima di tutto, è la passione a muovere gli acquisti di questi beni reali, ma collezionare oggetti di lusso è considerato oggi anche un investimento alternativo per diversificare portafogli a lungo termine. Infatti il rapporto tra rischio e rendimenti di questi beni è strettamente legato alla loro qualità e alla tempistica di acquisto e vendita: avere di fronte un arco temporale molto lungo e monitorare costantemente gli indici e i valori di questi beni è necessario per trasformarli anche in un investimento, oltre che goderne esteticamente. Aver fretta, invece, di liquidarli può significare veder svalutato il valore d’acquisto. Di positivo c’è che la dismissione in Italia non comporta alcuna tassazione sul capital gain e il guadagno, quando c’è, è netto.
È importante essere consapevoli della differenza tra valore emozionale e valore commerciale di un oggetto, perché spesso può divergere e non coincidere con la valutazione della casa d’asta, del gallerista o dell’antiquario.
Per orientarsi nelle scelte d’acquisto, soprattutto di opere d’arte, ogni sabato Plus24 nelle pagine di ArtEconomy24 pubblica su carta e online (www.arteconomy24.ilsole24ore.com/) le quotazioni degli artisti in galleria e in asta. Un’informazione necessaria per operare nel mercato.
Ma come si forma il prezzo e il valore di un’opera o di un bene da collezione? Ovviamente ogni settore ha le sue leggi, ma sicuramente alcune sono comuni: ottima qualità del pezzo, rarità, ottimo stato di conservazione insieme a provenienza e pubblicazioni rappresentano un buon viatico.
Naturalmente per alcuni comparti del collezionismo, come le monete e i gioielli, la stessa materia (oro o pietre preziose) già rappresenta un valore da cui partire, così come le mode e il gusto contemporaneo possono fare la fortuna di un artista o di un oggetto.
Ci sono, poi, le banche dati sui valori passati in asta di opere d’arte, d’antiquariato, di design o di auto d’epoca e i cataloghi per monete e francobolli a guidare il collezionista. Infine, gli indici: la società americana Knight Frank ha creato il Knight Frank’s Luxury Investment Index (Kflii), che misura nove categorie di oggetti da collezione, tra cui auto d’epoca, arte e monete rare. Qualche esempio? A fine 2013 le auto d’epoca avevano performato del 28% in un anno e del 121% in cinque anni, i gioielli del 3% e del 49%, le monete del 10% e 91% e i francobolli del 5% e del 50 per cento.
Marilena Pirelli, Il Sole 24 Ore 1/9/2014