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 2014  settembre 01 Lunedì calendario

«Gazzetta di Mantova», nuova da 350 anni Q uando uscì il primo numero, in Francia regnava il Re Sole e a Isaac Newton doveva ancora cadere in testa (se mai avvenne) la celebre mela

«Gazzetta di Mantova», nuova da 350 anni Q uando uscì il primo numero, in Francia regnava il Re Sole e a Isaac Newton doveva ancora cadere in testa (se mai avvenne) la celebre mela. A Mantova, il ducato era retto da Carlo II Gonzaga Nevers e da lui, un giorno di giugno dell’anno 1664, gli Osanna, stampatori ducali dal 1588, ottennero il privilegio di stampare in esclusiva, e a loro spese, fogli di avvisi. La «Gazzetta di Mantova» (oggi del Gruppo editoriale L’Espresso) è nata così. E festeggia i suoi 350 anni di vita, che ne fanno il giornale italiano più antico ancora stampato su carta (anche se la Gazzetta di Parma contesta il primato) con una mostra che si inaugura oggi nelle Fruttiere di Palazzo Te, curata da Daniela Ferrari, direttrice degli Archivi di Stato di Mantova, e Cesare Guerra, direttore della Biblioteca Comunale (Gazzetta di Mantova. Trecentocinquant’anni avanti , fino al 31 ottobre). Tra i 160 pezzi esposti, stampe, ritratti, vedute della città, medaglie, monete, fotografie e la linotype rimasta in funzione sino al 1981. Ma anche la più antica copia della «Gazzetta»: il numero 48 del 27 novembre 1665 (nella foto ). Per i curiosi: l’articolo di apertura è dedicato alla visita a corte dell’ambasciatore del duca di Modena, in occasione della morte di quel duca Carlo II che non piccola parte aveva avuto nella nascita del giornale. Ma si potranno ammirare anche i numeri che parlano dei grandi eventi cittadini, come la canonizzazione di San Luigi Gonzaga (1726), il concerto al teatro Bibiena di Mozart (1770) e l’annessione della città al Regno d’Italia (1866). E non che si guardasse solo al proprio «particulare»: a metà Settecento la «Gazzetta» era edita con il titolo di «Ragguagli universali d’Europa e di altri luoghi» e si dice fosse letta dal sultano Mustafà III a Costantinopoli.