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 2014  agosto 23 Sabato calendario

Hamas uccide 18 palestinesi accusati di essere spie • Le volontarie italiane non sono state rapite dall’Isis • Duecento camion russi entrano in Ucraina • Un altro padre che uccide la figlia • Immagini pedopornografiche nei computer di Bossetti • Trovato il terzo cadavere degli ufficiali morti nello scontro tra aerei militari Spie Hamas sta uccidendo tutti i palestinesi che ritiene siano collaborazionisti, colpevoli di aver «fornito al nemico informazioni sugli spostamenti dei combattenti, la posizione dei tunnel, le basi di lancio dei razzi»

Hamas uccide 18 palestinesi accusati di essere spie • Le volontarie italiane non sono state rapite dall’Isis • Duecento camion russi entrano in Ucraina • Un altro padre che uccide la figlia • Immagini pedopornografiche nei computer di Bossetti • Trovato il terzo cadavere degli ufficiali morti nello scontro tra aerei militari Spie Hamas sta uccidendo tutti i palestinesi che ritiene siano collaborazionisti, colpevoli di aver «fornito al nemico informazioni sugli spostamenti dei combattenti, la posizione dei tunnel, le basi di lancio dei razzi». Undici (tra cui due donne) sono stati freddati in un parco vicino alla università Al Azhar, altri sette davanti agli abitanti che uscivano dalla moschea Omari, dopo le preghiere del venerdì. Altri tre erano stati ammazzati due giorni fa. Durante gli otto giorni di guerra alla fine del 2012 le esecuzioni dei «traditori» non erano state sfoggiate in pubblico, ieri l’obiettivo è sembrato anche schiacciare qualunque possibilità di protesta. Come l’ordine di mettere agli arresti domiciliari i leader di Fatah, la fazione laica guidata dal presidente Abu Mazen. Chi ha disobbedito è stato gambizzato. Volontarie Il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro: «Non risulta al momento che Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie italiane, siano in mano ai jihadisti dell’Isis. Le indiscrezioni del Guardian non sembrano veritiere». Anche fonti della nostra intelligence hanno confermato che le ragazze «non sono in mano ai tagliagole e sono in una situazione diversa da quella degli ostaggi che rischiano la decapitazione». Dunque ci sarebbero «ragionevoli motivi» per pensare che possano essere riportate a casa sane e salve. Chi le ha attualmente in mano, molto probabilmente è un gruppo diverso da quello che le ha rapite. Apparterebbe alla galassia delle formazioni ribelli che combattono il regime di Assad, e potrebbe puntare a «gestire» il sequestro, decidendo poi di passare di mano Vanessa e Greta. Intanto avanzata dell’Isis in Siria: sono ormai sotto il controllo jihadista i due villaggi di Turkmen Bareh e Aktharin appena a nord di Aleppo. Ucraina Oltre 200 camion russi pieni di aiuti umanitari, diretti verso i ribelli filorussi in Ucraina e da giorni bloccati alla frontiera, hanno attraversato senza autorizzazione il confine ucraino in un punto controllato dagli indipendentisti e sono giunti al centro della città assediata di Luhansk. Il governo di Kiev ha subito denunciato: si tratta di un’invasione. Sul confine sono ammassati migliaia di soldati russi appoggiati da mezzi aerei e terrestri che, forse, il Cremlino era pronto ad utilizzare in caso di attacco al convoglio. Ieri al confine, solamente una trentina di mezzi erano stati ispezionati dai doganieri ucraini. Non si sa quindi cosa contengano effettivamente tutti gli altri camion. Mosca giura che si tratta di generi alimentari, acqua minerale, generatori elettrici. Kiev teme anche che possano esserci armi destinate ai ribelli. Mosca sostiene che il passaggio del convoglio è in accordo con la Croce Rossa Internazionale, la qual, però, non ha potuto scortare il convoglio a causa «della situazione estremamente volatile». Quindi, secondo un portavoce dell’Unione Europea, l’ingresso è avvenuto contraddicendo anche gli accordi presi con la Croce Rossa. Anche la Nato ha fatto sentire la sua voce: l’iniziativa russa «può solo aggravare nella regione quella crisi che la stessa Russia ha creato e che continua ad alimentare», ha affermato il Segretario Generale Anders Fogh Rasmussen. Delitto Laura Russo, 12 anni. Con sua sorella Marica, 14 anni, era rimasta a dormire nel lettone di papà Roberto, 47 anni, per fargli compagnia dato che la mamma Giovanna Zizzo, 43 anni, era un po’ in rotta con lui ed era andata a passare la notte a casa della nonna. Laura e Marica amavano molto questo papà, «bravissimo elettricista», «mite e generoso», ma anche arrabbiato e disoccupato da due anni, quando la cooperativa di servizi per cui lavorava era stata chiusa per fallimento. Da allora aveva tentanto di tutto: venditore in mercatini e bancarelle, addetto alla pulizia di gabinetti, eccetera, senza mai trovare una certezza economica. Giovedì sera, dunque, la moglie passò a salutare lui e le ragazze e lo trovò «tranquillo, arrabbiato come sempre». Papà e figlie dormirono insieme, all’alba il Russo si svegliò, andò in cucina a prendere un coltellaccio, lo ficcò nella gola, nelle gambe e nella pancia di Laura, provò a fare lo stesso con Marica che, urlando, fece arrivare sia i due fratelli più grandi, di 17 e 20 anni, dalla stanza accanto, sia lo zio Pino, il fratello del padre, precipitatosi dal secondo piano della palazzina di famiglia. Riuscirono a disarmarlo. Marica fu portata in ospedale, Laura purtroppo rimase sul letto, con gli occhi sgranati, sdraiata su una chiazza di sangue. Mattina presto di venerdì 22 agosto, in una palazzina in in viale Regione, alla periferia di San Giovanni La Punta, paesino alle pendici dell’Etna, poco distante da Catania. Yara Repubblica scrive che i computer di Bossetti si stanno rivelando molto interessanti per le indagini sulla morte di Yara Gabirasio. In particolare sembra che il muratore cercasse spesso su internet la parola “tredicenni” seguita da caratteristiche e dettagli porno. Molto apprezzate le immagini pedopornografiche: l’ultima volta a maggio, un mese prima del fermo (Berizzi e Colaprico, Rep). Aerei Recuperato il terzo corpo degli ufficiali morti nello scontro tra aerei nei cieli di Ascoli Piceno. Si tratta del capitano dell’Aeronautica militare Paolo Piero Franzese, trovato ieri pomeriggio a Poggio Anzù, frazione del comune di Venarotta. Continua la ricerca del cadavere del capitano Mariangela Valentini.