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 2014  agosto 23 Sabato calendario

PER RENZI UNA SECCHIATA E OBAMA SCHIVA LA VIP-MANIA

C’è cascato pure lui. Matteo Renzi ha fatto la doccia gelata. L’Ice Bucket Challenge è la fiera della vanità e della beneficenza, nata negli Stati Uniti per dilagare nel resto del mondo. Il pretesto, nobilissimo , è impegnare chi partecipa a donare per la ricerca contro la Sla. Il risultato è una lunga sfilata di vip che si bagnano i capelli di fronte a una videocamera e condividono l’impresa.
La moda incontenibile non poteva non contagiare anche Renzi, fuoriclasse dei selfie e delle autopromozioni “social”. A piedi nudi, in una sgargiante mise azzurra (camicia e costume), il premier si è rovesciato addosso il fatidico cesto d’acqua ghiacciata nel giardino dell’albergo di Forte dei Marmi dove è in vacanza da alcuni giorni, per poi pubblicarlo sul suo profilo twitter. Nel discorso introduttivo ha ringraziato “i simpaticoni ” che lo “hanno tirato in ballo” (Fiorello, poi anche Jovanotti, Francesco Facchinetti e Tiziano Ferro) e ha sfidato a sua volta Roberto Baggio, Paolo Livoli – ex compagno di scuola che fa il medico e si occupa di Sla – e i direttori di riviste, giornali e telegiornali italiani.
Negli Usa il fenomeno Ice Bucket è esploso a ridosso di Ferragosto, grazie a testimonial come Mark Zuckerberg e Bill Gates. Da quel giorno hanno partecipato praticamente tutti: attori di Hollywood, popstar, sportivi, imprenditori e persino l’ex presidente George W. Bush.
BARACK OBAMA, sfidato da diversi “famosi”, ha schivato la secchiata, lasciando intendere di tenere ancora al decoro istituzionale. Il presidente degli Stati Uniti, sobriamente, si accontenterà di staccare un assegno per la ricerca contro la malattia. Intanto il Dipartimento di Stato ha diffuso una nota in cui ricorda ai suoi funzionari che per motivi etici bisogna evitare di partecipare a campagne per raccolte fondi private, “a prescindere da quanto nobili siano la cause”. Negli Stati Uniti comunque le donazioni raccolte dall’inizio dell’Ice Bucket mania hanno avuto un’impennata: oltre 42 milioni di dollari.
E in Italia? Anche qui la secchiata è lo spo(r)t estivo di un esercito di (più o meno) famosi: Belen, Elisabetta Canalis, Mario Balotelli, Emma Marrone, Marco Mengoni, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli (che ha nominato il suo “nemico” in Figc, Carlo Tavecchio) e tantissimi altri. La politica ha fiutato il fenomeno e comincia a reagire. Ieri pomeriggio, prima di Renzi, si è prestato anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il problema vero è che alla sfilata sui social network non corrisponde la generosità dei portafogli.
Massimo Mauro, ex calciatore, giornalista di Sky e presidente dell’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) ha reso noto che in questi giorni di grande battage mediatico l’Ice Bucket Challenge de’ noantri ha prodotto donazioni per appena 33mila euro. Mauro riconosce “la straordinaria importanza del fatto che finalmente si parli di Sla, una malattia che è abituata a rimanere nell’ombra”, ma non nasconde un po’ di delusione per la scarsa generosità dei vip dalla testa ghiacciata. “L’80 per cento delle donazioni – dichiara – sono arrivate via Pay Pal da persone comuni, con donazioni da 5, 10 e 50 euro. Qualche cantante, si è spinto fino a 500, massimo 700 euro, ma non voglio fare nomi”. Quello che non si può tollerare è che la malattia sia da sempre ignorata dalle istituzioni: “Per i governi la Sla non esiste. Zero euro all’anno per la ricerca. Altro che secchiate d’acqua. Ora serve un impegno concreto”.