Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  agosto 23 Sabato calendario

GRUPPO DI FAMIGLIA IN UN’EX CASA CHIUSA

Uno dei titoli più divertenti ma meno visti della coppia Totò e Peppino è Arrangiatevi! diretto nel 1959 dal bravo Mauro Bolognini. In questa storia il callista Peppino De Filippo, che tiene come suocero Totò, vive in appartamento condiviso con un’affollata famiglia istriana; quando trova una casa propria scopre che era un casino e quindi via con gli equivoci, tutti divertenti e non volgari. «Arrangiatevi» lo dice Totò ai militari che si affollano sotto le finestre non sapendo che era cambiata la destinazione d’uso. Non a caso il film esce un anno prima di Adua e le compagne , fresco delle polemiche sulla legge Merlin che aveva fatto chiudere «quelle case».
I temi della coabitazione vengono dal neo realismo comico post bellico (Totò cerca casa ), ma Bolognini gioca contro il bigottismo dell’Italietta d’animo provinciale. Molti sono quindi gli elementi di spasso, corsa di equivoci nello script che fece sospirare la censura scritto da Benvenuti-De Bernardi. Il film, disse l’autore, fu girato nella vera casa di tolleranza d’alto bordo di via Fontanella Borghese a Roma, dieci giorni dopo la chiusura, coi lucchetti alle persiane: polvere, arredamento intatto e la tenutaria immobile come in lutto col genero che la consolava.
Nacque aspra polemica tra l’on. Michelini, MSI, che parlò di sconcio e di dove andremo a finire e Totò e Peppino, ma la gente comune era curiosa di vedere quella casa aperta. Fu un set chiacchierato: De Filippo si divertì un matto e Laura Adani (sua moglie nel film), prima donna di prosa, essendo la duchessa Visconti di Grazzano richiamava l’alta società: del resto anche Totò era principe.
Come nella miglior tradizione, oltre ai due irresistibili protagonisti, appaiono di fianco attori strepitosi come i truffatori Franca Valeri e Vittorio Caprioli (partner anche coniugali) e Giusi Raspani Dandolo, Alberto Bonucci (anche lui ex teatro dei Gobbi), la bionda cotonata Gajoni, Mario Valdemarin che aveva vinto a «Lascia o raddoppia?», Luigi De Filippo jr. della casata e Adriana Asti. Per Bolognini un successo popolare che si pone nella sua filmografia tra il crepuscolare Giovani mariti e La notte brava , primo scandalo firmato dal giovane Pasolini.