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 2014  agosto 23 Sabato calendario

MILAN, IL GIORNO DEL FATTORE B

C’è un Grande Assente a Milanello, ha già indossato una maglia total red dimenticando le strisce nere, è volato a Manchester e da lì si è spostato a Melwood, al centro di allenamento del Liverpool. Ha cominciato le visite mediche e, probabilmente lunedì, firmerà un contratto per quattro anni: meglio, un 3+1 perché l’ultimo anno potrebbe saltare in caso di cattivi comportamenti. È vero, Mario Balotelli ha dovuto sottoscrivere il codice etico che tutti, giocatori e staff, firmano quando arrivano al Liverpool, ma dall’Inghilterra fanno sapere che poi, nel suo contratto, ci sono clausole specifiche: per esempio, prenderà circa 120 mila euro a settimana, ma lo stipendio potrà salire grazie ai bonus che percepirà solo se farà il bravo bambino. «Abbiamo un codice di comportamento per tutti i professionisti che lavorano in questo club — è il commento dell’allenatore Brendan Rodgers —. E niente riuscirà a rovinare l’ambiente fantastico che c’è qui. Poi, certo, a volte bisogna rischiare». Il rischio, per Rodgers, è ben calcolato e la sua assicurazione si chiama Steve Peters: è lo psichiatra che ha curato il team di ciclismo che, agli ultimi Giochi di Londra, ha vinto tutto. Dal novembre 2012 si è occupato del Liverpool e, in particolare, di Luis Suarez. Il quale, infatti, finché è stato sotto il suo stretto controllo ha segnato caterve di gol ed evitato i morsi. Peters è famoso per la sua teoria «Chimp» che si prefigge di estrarre il massimo dall’emisfero istintuale del cervello. Insomma, l’uomo giusto per trasformare le doti naturali di Mario Balotelli in gol, corsa, determinazione.
C’è, poi, un Grande Presente a Milanello ed è il presidente Silvio Berlusconi che, reduce dalla mattinata di servizi sociali a Cesano Boscone, è tornato a visitare la squadra (l’ultima volta era stato il 18 febbraio) e a dare una scossa dopo le sconfitte nelle amichevoli e il disorientamento per un mercato ancora a metà del guado. Compare anche Paolo Maldini, ma se ne va subito: ha solo accompagnato il figlio Christian e non incrocia il presidente. Berlusconi è arrivato in elicottero alle 14.15, ha pranzato con Filippo Inzaghi e il suo staff, e poi, per un’ora e mezza, ha tenuto un discorso ai giocatori, nella sala del Camino. Chiacchiere cordiali, battute, qualche parola sul mercato (sembra che Inzaghi gli abbia detto meraviglie di Radamel Falcao, la stella del Monaco che, forse, potrebbe liberarsi per 35 milioni, ma poi c’è sempre un ingaggio da 12 da pagare che rende l’ipotesi un sogno di mezza estate), la promessa di stare più vicino alla squadra e il ricordo di cosa significhi essere un giocatore del Milan. «Il vostro allenatore, che io conosco bene, sarà importante per ribadire i valori del Milan». E il Grande Assente? Solo un accenno per Balotelli, giusto per ribadire di essere molto attento al tema del fair play e dell’immagine «pulita», e di non amare troppo creste e orecchini: insomma, non certo parole di rimpianto per il numero 45 e i suoi numerosi eccessi.
Infine c’è un altro assente a Milanello: è Adriano Galliani, che ha lasciato la scena al presidente ed è rimasto a Forte dei Marmi per trovare un sostituto a Balotelli. Incassato il no del Porto per Jackson Martinez (ma, chissà, che qualche spiraglio non possa riaprirsi), Galliani ha sondato il ds della Roma Walter Sabatini per Mattia Destro: non si è parlato di cifre, ma si è avviata una conversazione. La Roma, però, sembra intenzionata a cedere il suo attaccante all’estero (ha un’offerta del Wolfsburg di 25 milioni), anche se il giocatore gradirebbe il Milan come destinazione: è una pista che si continuerà a battere fino al 1° settembre. C’è sempre l’ipotesi di Fernando Torres, che il Chelsea ha offerto in prestito (ma prende uno stipendio di 8 milioni), anche se sono molti i procuratori o le squadre che hanno contattato Galliani, il quale aspetta gli ultimi giorni di mercato sperando che le pretese calino. Ieri ha sentito al telefono anche Eto’o, che però è destinato al Liverpool e tiene calde le idee Negredo e Muriel. Insomma, tante possibilità che ora bisogna iniziare a scremare. Capitolo centrocampo: ieri si sono avviati i contatti per van Ginkel, del Chelsea, che sarebbe un’alternativa a Rabiot, per il quale la concorrenza non manca. E il tormentone Cerci? In questi giorni è passato in secondo piano ma resta lì, sempre in stand by, in attesa dell’incontro di domenica tra Galliani e Cairo. Una settimana al campionato, lavori ancora in corso.