Anna Lombardi, la Repubblica 21/8/2014, 21 agosto 2014
CENT’ANNI DOPO LA VENDETTA LETTERARIA DI SOFJA TOLSTOJ
Finalmente avrà l’ultima parola. Cent’anni e 13 figli dopo, Sofja Andreevna Tolstoj, la moglie di Lev Tolstoj, lo scrittore russo autore di capolavori come Anna Karenina e Guerra e Pace, dice la sua. Attraverso due manoscritti che un professore di letteratura russa in pensione, l’americano Michael R. Katz, ha ritrovato fra i documenti nel Museo Tolstoj di Mosca. E che ora pubblica con la Yale University Press in un libricino intitolato The Kreutzer Sonata Variations . Che la coppia fosse infelice, è storia nota. I due si conoscevano profondamente, avendo deciso di condividere ogni pensiero intimo, a partire dai diari. Una scelta non oculata, visto che Sofja sarà sempre gelosa degli scabrosi appetiti sessuali del marito e lui la considererà una piccola borghese soffocante.
Il loro matrimonio, lungo 48 anni, procederà fra liti, fughe e tentativi di suicidio: fino al tragico epilogo di Tolstoj che non la vuole al suo capezzale. Fra le tante angherie quella che ferì di più Sofja fu però la descrizione del matrimonio fatta dal marito nel racconto Sonata a Kreutzer. Pubblicata nel 1889 la Sonata è la storia di un uomo che uccide la moglie ed è un racconto caustico nei confronti del personaggio femminile. «Nel mio cuore so che questa storia è contro di me e che mio marito mi ha fatto un torto umiliandomi agli occhi del mondo» scriverà Sofja nel suo diario dopo che i familiari, e perfino lo zar, avevano manifestato pietà nei suoi confronti. Sembrava che la vicenda fosse finita lì. Invece, almeno in privato, Sofja continuò a suonargliele, ripagandolo con la stessa moneta: i due racconti. Uno s’intitola Di chi è la colpa?, l’altro Canzone senza parole. Racconti dove Sofja esprime la sua frustrazione attraverso i personaggi di donne colte costrette a rinunciare a ogni passione per colpa delle incombenze familiari. Visto lo scellerato “patto dei diari” fra i due, Tolstoj senz’altro lesse i racconti della moglie.