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 2014  agosto 21 Giovedì calendario

L’Italia invierà armi ai peshmerga in Iraq • Gli europei che combattono nell’Isis • È britannico l’assassino del giornalista Foley • Bach può salvare vite • Tutti morti gli ufficiali a bordo dei due caccia che si sono scontrati • Facebook ti avvisa quando stai leggendo una spiritosaggine Armi Ieri le Camere hanno votato a favore dell’invio di armi ai peshmerga curdi che combattono nel nord dell’Iraq i miliziani fondamentalisti dell’Islam State (Isis)

L’Italia invierà armi ai peshmerga in Iraq • Gli europei che combattono nell’Isis • È britannico l’assassino del giornalista Foley • Bach può salvare vite • Tutti morti gli ufficiali a bordo dei due caccia che si sono scontrati • Facebook ti avvisa quando stai leggendo una spiritosaggine Armi Ieri le Camere hanno votato a favore dell’invio di armi ai peshmerga curdi che combattono nel nord dell’Iraq i miliziani fondamentalisti dell’Islam State (Isis). Il ministro della Difesa Roberta Pinotti hanno chiarito che le armi saranno consegnate al governo iracheno che li farà arrivare al governo regionale curdo. E hanno assicurato che ci saranno forme di controllo per evitare che fucili e munizioni finiscano nelle mani sbagliate. La posizione del governo è passata a larghissima maggioranza, votata dai gruppi che appoggiano il governo a cui si sono aggiunti Forza Italia e Fratelli d’Italia. Hanno votato contro Sel e i Cinque Stelle che avevano presentato due risoluzioni distinte. I leghisti invece non hanno partecipato al voto. Isis Secondo i servizi segreti quella dell’Isis è «la più grave e complessa minaccia terroristica che l’Italia e l’Europa si trovano ad affrontare dai tempi dell’11 settembre». Le varie intelligence europee sanno che una parte non marginale dei suoi combattenti sono cittadini europei. I calcoli degli esperti indicano in circa cinquemila il numero di questi islamici europei: la maggior parte inglesi, francesi o balcanici, ma ci sarebbero anche una ventina di italiani. Per l’Italia il rischio è diventato più concreto perché il nostro paese si trova a rappresentare tutta l’Unione finché dura il semestre europeo e proprio in Italia si svolgeranno summit importanti dei 28 i leader dell’Unione. Inoltre c’è l’appuntamento con Expo 2015, una vetrina mondiale di 150 paesi (Bei e Bonini, Rep). Obama «L’America continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per proteggere i suoi cittadini. Saremo vigili e implacabili. Quando l’America viene ferita, bisogna aspettarsi che venga fatta giustizia» (Obama promette giustizia per l’uccisione del giornalista James Foley). Beatles L’assassino del giornalista James Foley è sicuramente britannico. Secondo l’intelligence potrebbe essere il capo di un trio di sequestratori soprannominati dagli ostaggi in Siria “i Beatles”. Fonti sul posto citate dal “Guardian” avrebbero riconosciuto l’assassino: si fa chiamare John, è di Londra ed è il capo dei carcerieri nel nord della Siria. Un ex ostaggio che ha vissuto un anno a Raqqa ha raccontato che il boia del video è colto, intelligente e ha trattato per conto dell’Isis la sorte di molti prigionieri, compresi gli 11 ostaggi rilasciati quest’anno a funzionari turchi dopo il pagamento di un riscatto. Bach Il pianista iraniano Ramin Bahrami dice di essere stato «chiamato» da Bach: «Accadde in un pomeriggio autunnale, durante la mia infanzia a Teheran. Avevo sei anni. Stavo a casa di un’amica di famiglia, Farideh Rahnema, che aveva studiato al Conservatorio di Parigi. Mi fece ascoltare un 33 giri con Glenn Gould che suonava la Toccata della Sesta partita in mi minore. Era il periodo della guerra tra Iran e Iraq, e i bombardamenti mi sconvolgevano. Grazie a quel disco entrai improvvisamente in una dimensione nuova, fiabesca, nitida e consolatoria. Davanti a me si aprì un mondo dove una dolce malinconia s’accompagnava a un tripudio di vitalità e colori» (Bentivoglio, Rep). Aerei Si sa di certo che i quattro ufficiali (Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri, Paolo Piero Franzese, Mariangela Valentini) che stavano a bordo dei due aerei militari che si sono scontrati sulle Marche l’altro ieri sono tutti morti. Infatti parti di due copri sono stati ritrovati carbonizzati. Secondo la procura di Ascoli, i due tornado, negli istanti immediatamente precedenti dell’impatto, sarebbero scomparsi dai radar, ma gli esperti di volo dicono che è quasi impossibile che questo accada. Potrebbe essere che la visibilità dello strumento sia stata oscurata da una montagna, ma si tratterebbe di un caso rarissimo. Lo stesso vale per un volo a quota troppo bassa. I due tornado, stando ai primi riscontri, volavano a circa 1.800 piedi, pari a circa 600 metri (non poco se si considera che in genere un tornado può viaggiare tra i 1.000 e i 2.000 piedi). E in ogni caso esistono radar secondari che prendono il segnale da un dispositivo installato sull’aereo, il transponder. Questo, quando viene interrogato, invia diverse informazioni. Può essere spento dai piloti o non funzionare per un’avaria. Difficile immaginare un guasto contemporaneo sui due mezzi: una delle ipotesi è che i piloti abbiano spento il transponder per eseguire manovre non autorizzate a bassa quota senza essere visibili ai radar. Facebook Facebook sta sperimentando un sistema per avvisare gli utenti del social network quando stanno leggendo qualcosa di satirico. Davanti a un testo che rappresenta la parodia di una notizia o di un avvenimento, comparirà tra parentesi quadrate la parola «satira». Un portavoce di Facebook dice che lo fanno perché gliel’hanno chiesto gli utenti (Sabadin, Sta). Attenzione Negli Stati Uniti, le persone che usano abitualmente Internet avevano nel 2000 una capacità di attenzione che durava 12 secondi. Nel 2013 è scesa a 8 secondi. Quella di un pesce rosso è di 9 (ibidem).