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 2014  agosto 11 Lunedì calendario

IN RAI VESPA CEDE IL LUNEDÌ A “PETROLIO”, L’ANTIDOTO AL TALK SHOW

ROMA.
È come se in Rai fosse caduto il Muro di Berlino: dal 25 agosto Bruno Vespa dovrà cedere una delle serate di Porta a porta ( il lunedì) per fare posto a Petrolio di Duilio Giammaria. Nasce l’antidoto al talk show fondato su una compagnia di giro di politici vocianti e dame sedute su bianche poltroncine. RaiUno vara un programma d’inchiesta affidato a un inviato speciale del Tg1 (Iraq e Afghanistan), già rodato conduttore di Unomattina, che non teme il confronto con Bruno Vespa. «Credo che il confronto sia salutare per ogni professionista dell’informazione e dell’approfondimento. Vespa propone un modello collaudato di fare tv, non migliore o peggiore. Se la linea editoriale di RaiUno si arricchisce con Petrolio di nuovi spunti e si dimostra capace di proporre altri linguaggi, ritengo sia un bene per tutti», spiega Giammaria, convinto che il suo programma non farà rimpiangere la “Terza Camera” di Rai1. Sembra che Vespa all’inizio preferisse cedere la serata del giovedì. Poi, dopo serrate trattative con la Rai, avrebbe deciso di lasciare libero il lunedì. Senza salottino e senza plastici, sarà dura per Giammaria catturare nuovo pubblico. Anche se, nel periodo di prova dello scorso inverno (dicembre- gennaio) Petrolio ottenne una media di 1 milione e 300mila spettatori, circa il 10% di share.
La ricetta anti-Vespa? Una serie di reportage per aprire uno «sguardo sull’estero », senza trascurare la politica italiana nell’era Renzi. Petrolio promette di incrociare i temi della crisi, delle riforme, della crescita, «della prospettiva per i milioni di italiani che guardano con preoccupazione al futuro. Si tratta di dar voce a chi sostiene che sia possibile un nuovo contratto sociale, che isoli chi ha perso i valori della comunità e spinga avanti i migliori. Va sconfitta l’idea che non sia possibile cambiare e che le cricche debbano necessariamente vincere. Petrolio è un programma che ha fiducia e la vuole diffondere».
Se Bruno Vespa tocca le corde della tv “nazionalpopolare”, Duilio Giammaria strizza l’occhio alla blasonata Bbc. «La tv meno parlata, capace di raccontare con la forza delle immagini, è la nostra sfida. Perché non guardare ai migliori esempi di stile, narrazione, organizzazione del lavoro, dei nostri colleghi broadcaster inglesi o francesi?», dice il giornalista, citando un esempio: «In prima serata sulla Bbc va in onda Panorama, un programma fatto solo di reportage e inchieste. Per troppo tempo la nostra tv è stata claustrofobica e autoreferenziale. Il compito di una tv al servizio del Paese è anche quello di portare l’Italia nel mondo e il mondo in Italia. É uno degli slogan del nuovo contratto tra la Bbc e i cittadini inglesi. Perché non farlo nostro?».
Leandro Palestini, la Repubblica 11/8/2014