Maurizio Porro, Corriere della Sera 10/8/2014, 10 agosto 2014
SE I RAGAZZI FANNO I TELECRONISTI CON I TELEFONINI
Il mestiere del telecronista sportivo rischia di diventare uno dei più competitivi dei prossimi anni. In Italia non è ancora un fenomeno ma presto potrebbe diventarlo perché negli Stati Uniti si parla già di tendenza: sono sempre di più i giovani (spesso giovanissimi) che si esercitano a commentare le gare sportive delle discipline più disparate. Dal baseball
al calcio, dal rugby alla pallacanestro, queste voci fuori campo amatoriali commentano quello che vedono — il più delle volte con esiti non poi così dissimili da quelli dei professionisti —
e lo registrano nei loro smartphone. Condividere la cronaca audio con un pubblico potenzialmente enorme diventa poi semplicissimo: basta caricarla sul web,
il più delle volte attraverso YouTube . Qualche giorno fa il Wall Street Journal ha dedicato una pagina a questo fenomeno che parla, in qualche modo, di quello che sarà il futuro. Il più delle volte si tratta di ragazzi (se non bambini di 10 o 11 anni) che caricano le loro cronache amatoriali online
ma ci sono anche sempre più giovani voci fuori campo che coprono le dirette in modo più strutturato, per esempio attraverso le radio delle loro scuole o licei. Che però, grazie al web e alla tecnologia, possono essere ascoltate (facilmente) in tutto il mondo.