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 2014  agosto 08 Venerdì calendario

PIEDI – [Più larghi e più lunghi così in 30 anni sono cresciuti di due taglie] – La scarpetta di Cenerentola? Oggi sarebbe di due numeri più grande

PIEDI – [Più larghi e più lunghi così in 30 anni sono cresciuti di due taglie] – La scarpetta di Cenerentola? Oggi sarebbe di due numeri più grande. Così come il mocassino del Principe azzurro. Il mondo, visto dal basso, è decisamente cambiato. Se sino a trent’anni fa le donne avevano un piede cesellato sulla taglia 37, adesso si issano fiere su scarpe numero 39. Mentre gli uomini sono passati dalla 42 alla 44. Con non poche eccezioni per un 45 tondo tondo. In Italia come nel mondo. A documentare questa rivoluzione podologica sono in molti, dalla britannica Society of chiroprodists and podiatrists all’Associazione italiana podologi. Mettiamola così: se l’indimenticabile protagonista del film Bianca, un Nanni Moretti abituato a guardare il mondo da un sottoscala, spiasse nel 2014 i piedi degli altri, avrebbe una visione del tutto diversa, decisamente Xl, di uomini e donne. Il fenomeno rientra in un quadro più ampio che ci vuole fisicamente diversi. «La popolazione mondiale è più alta e più grande», spiega Sandro Rossetti, primario del reparto di ortopedia al San Camillo di Roma, «le nostre strutture fisiche sono mutate a tutte le latitudini e abbiamo mani e piedi più lunghi. Persino gli orientali, da sempre minuti, stanno guadagnando centimetri in altezza ». Come si spiega questo repentino cambio di misure? «Sicuramente con un’alimentazione più industriale che, vedi il caso della carne bianca e rossa, nasconde spesso ormoni che rischiano di far crescere in modo innaturale. Per non parlare dell’uso eccessivo di antibiotici che possono influenzare il metabolismo e fare aumentare di peso». I piedi di un paio di numeri in più, e tutte le conseguenze inevitabili per l’essere umano, sono materia di studio per Mauro Montesi, presidente dell’Associazione italiana podologi. «Nei giovani il piede tende a crescere di generazione in generazione e questo fa parte di un allungamento generale — spiega Montesi — negli anziani invece si rimpicciolisce se non c’è un aumento di peso. L’importante però è che le calzature si adeguino, per fortuna le ragazze giovani spesso usano scarpe da ginnastica e ballerine che sono confortevoli. Il vero rischio è voler costringere le estremità in stiletti e tacchi 12 che, specialmente se hanno una pianta troppo stretta, costringono i piedi in posizioni innaturali ». Ed ecco che la rivoluzione arriva anche tra i principali marchi della moda. C’è chi lancia sul mercato, oltre alla tradizionale misura legata alla lunghezza del piede, le misurazioni in base alla larghezza della pianta. Lo storico marchio Ferragamo propone, per esempio, le sottotaglie a, b, c e d per assecondare piedi più o meno affusolati. Mentre in America ha fatto fortuna Taryn Rose, una ex ortopedica californiana che ha lanciato calzature per estremità problematiche e look da passerella. Per molti si torna alla scarpa su misura. Dice Ivan Crivellaro, calzolaio d’autore che le disegna in base alle richieste del cliente: «I piedi oggi sono mutevoli, quelli di coreani e giapponesi cambiano più rapidamente. E noi che facciamo le scarpe a mano ci troviamo di fronte a una nuova fase anatomica del piede». Per Crivellaro non è solo un fatto di alimentazione: «I ragazzi portano scarpe da ginnastica che pochissimo o per nulla contenitive: è ovvio che, stando in libertà, il piede tende ad allargarsi e sempre più spesso dobbiamo fare modifiche legate alle forme oltre che all’estetica». Irene Maria Scalise, la Repubblica 8/8/2014