Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  agosto 08 Venerdì calendario

SHERLOCK HOLMES È DI TUTTI

Chi volesse scrivere una storia utilizzando Sherlock Holmes e gli altri personaggi dei romanzi di sir Arthur Conan Doyle – a cominciare dal suo amico e biografo, il dottor John Watson – potrebbe farlo liberamente: il copyright è scaduto, almeno per i protagonisti dei libri scritti fino al 1923. Dunque non ci sono vincoli legali – quantomeno negli Stati Uniti – che impediscano di avere come figura principale l’investigatore privato forse più famoso del mondo. L’esito della contesa legale tra gli eredi dell’autore britannico scomparso nel 1930, riuniti nella fondazione Conan Doyle Estate, e lo scrittore americano Leslie Klinger, è stato tutto a favore di quest’ultimo. Lo scorso luglio è diventata infatti definitiva la decisione della corte distrettuale di Chicago che ha stabilito la fine del diritto d’autore sul personaggio: «Sherlock Holmes è di pubblico dominio», è scritto nella sentenza. A rivolgersi al tribunale era stato Klinger, 68 anni, che, oltre a essere uno scrittore appassionato di personaggi dell’era vittoriana come Sherlock Holmes e Dracula, è anche un avvocato: voleva ottenere una dichiarazione affinché gli eredi di Conan Doyle (i quali avevano chiesto al suo editore il pagamento di 5 mila dollari come diritti di autore), non avessero nulla da pretendere. Ieri, infine, la vittoria successiva: la corte d’appello ha anche condannato la Conan Doyle Estate a pagare le spese legali sostenute dallo scrittore per difendere il suo diritto a narrare di Holmes nei 4 libri e 46 racconti da lui scritti. La condanna al pagamento delle spese ammonta a circa 70 mila dollari per una battaglia legale durata oltre due anni. Altre dieci storie scritte da Conan Doyle tra il 1923 e il 1927 restano comunque protette dal copyright secondo le leggi degli Stati Uniti fino al dicembre 2022.