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 2014  agosto 07 Giovedì calendario

GRATUITA E QUASI ANONIMA, COME FUNZIONERA’ L’ETEROLOGA

Il decreto sulle «Disposizioni urgenti in materia di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo» è pronto. Ecco i punti salienti: recepisce la sentenza della Consulta e annulla il divieto all’eterologa della legge 40. E recepisce le direttive Ue in materia, garantendo la sicurezza e la tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti.

La banca dati e la sicurezza
Istituisce una banca dati nazionale che assicuri la tracciabilità delle cellule riproduttive nel percorso dal donatore al nato e viceversa. Sarà presso l’Istituto superiore di Sanità — Centro nazionale trapianti. Le strutture sanitarie autorizzate al prelievo e al trattamento delle cellule riproduttive comunicano al Registro i dati anagrafici dei donatori, salvaguardandone comunque l’anonimato. Stabilisce che la donazione è volontaria e gratuita; importazione ed esportazione di gameti sono consentite, rispettivamente, solo da e verso istituti di tessuti accreditati ai sensi della normativa europea vigente e operanti senza scopo di lucro. Per i donatori è comunque previsto un rimborso spese.

I limiti: dall’età alle nascite
Fissa l’età in cui la donazione è consentita: 18-40 anni per gli uomini; 20-35 per le donne. È vietata la donazione di cellule riproduttive tra parenti fino al quarto grado. I gameti di un medesimo donatore non possono determinare più di dieci nascite. Tale limite può essere derogato esclusivamente nei casi in cui una coppia, che abbia già avuto un figlio tramite procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, intenda sottoporsi nuovamente a tale pratica.

L’accesso alle informazioni
Fermo restando l’anonimato, è consentito «l’accesso alle informazioni sanitarie e del patrimonio genetico del donatore esclusivamente nei casi in cui sussistono gravi e comprovati motivi attinenti alla salute dell’embrione formato o del nato», attestati da un medico responsabile di una struttura ospedaliera pubblica. Il nato sarà «informato delle modalità del suo concepimento e i genitori vi provvedono nei modi e termini che essi ritengono più opportuni» .

I costi
La fecondazione eterologa sarà gratuita, con ticket, praticabile nelle strutture pubbliche. Prevista per l’anno 2014 la spesa di poco più di 10 milioni di euro da ripartire tra le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Circa 600 mila euro sono stanziati per la banca dati nazionale. Vi sono poi gli allegati che normano i criteri di sicurezza, i test a cui sottoporre i donatori, e cosi via. Le linee guida, nelle quali gli scienziati hanno proposto la compatibilità del colore di pelle e occhi, seguiranno .

Il dibattito
Ieri in commissione Sanità del Senato la ministra Beatrice Lorenzin ha illustrato la ratio del decreto, l’eterologa italiana sarà «democratica e no profit». La presidente della commissione, Emilia De Biasi, ha commentato: «Il contenuto del decreto come ce lo ha illustrato Lorenzin mi sembra buono. Occorre fare in fretta ad approvarlo. Argomenti come la compatibilità del colore di pelle e occhi deve essere di competenza solo medica e non politica». Un «brava Lorenzin» arriva da Umberto Veronesi, in prima linea contro i molteplici divieti della legge 40 smantellati da sentenze di vario grado. «Fa bene a portare avanti l’eterologa — dice —. Il colore della pelle? Falso problema, serve solo a rallentare il via libera all’applicazione dell’eterologa». Le associazioni dei pazienti, invece, «diffidano la ministra a procedere con atti normativi o amministrativi tesi a escludere la compatibilità di razza tra donatore e ricevente: in tutti i protocolli medici internazionali è prevista».