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 2014  agosto 08 Venerdì calendario

FESTA/1

«Per un attaccante non c’è posto migliore del Barcellona, perché a parte i gol te ne vai sempre a casa con la sensazione di aver fatto qualcosa di utile per i compagni, di aver partecipato a una specie di festa» (Leo Messi).

FESTA/2 «Io sono motivatissimo e immagino soltanto cosa potrà accadere il giorno in cui dovessimo vincere lo scudetto. Vorrei proprio godermela quella festa» (Gonzalo Higuain).

SATISFACTION «Se mi piace il rock’n’roll? Sì un pochino. Gruppo preferito? I Rolling Stones, amo i classici. Quindi ai tifosi dico che ce la metteremo tutta per regalare tante gioie. Anzi, Satisfaction» (Daniel Osvaldo).

ROCKSTAR «Io sto con Balotelli. Stiamo parlando di un ragazzo di poco più di venti anni che deve fondere due vite: quella dell’atleta e quella della rock-star. Trovo questi campioni straordinariamente seri. Pensate a cosa hanno a portata di mano. Pensate a cosa rinunciano». (Oliviero Toscani)

BAD BOY «Il fatto che io sia un bad boy, scusate il termine, è una cazzata. La gente ha un’immagine di me falsa e io voglio dimostrare che sono una persona tranquilla dentro e fuori dal campo. Non dico di essere sempre stato un santo, ma ora sono cresciuto, mi sento diverso. A Roma ero giovane, ho sbagliato due o tre volte e ho capito gli errori» (Jeremy Menez).

GUERRIERO «Gary è sempre stato un giocatore molto generoso ma al Mondiale è diventato un guerriero di quelli che ti fanno sentire sicuro di poter combattere contro chiunque. Lui non si è stirato durante la partita contro il Brasile: l’ha giocata da stirato. E non è uscito finché proprio non ce l’ha fatta più. Così commuovi la gente, così entri nel cuore dei tifosi» (Ivan Zamorano sul neo acquisto dell’Inter Medel).

NEVER GIVE UP «Perché un ciclista si esalta in salita, dove “muore” con la lingua fuori? Perché è lì dove si decide la corsa, dove si decide tutto. Quando pedali, da ciclista, tieni duro altri cinque secondi quando sembri finito e poi vedi che hanno mollato gli altri, ecco questo è meraviglioso: è il senso del “never give up” degli statunitensi» (Alex Zanardi).

CONCETTI «Ho sempre avuto chiaro un concetto: tornare in Italia sarebbe significato mollare, abbandonare sogni, azzerare sacrifici. Io sono sempre stato convinto di porte essere un giocatore da Nba. E i risultati mi hanno dato ragione». (Marco Belinelli).