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 2014  luglio 25 Venerdì calendario

POVERI

«Una volta c’erano eroi poveri in campo e benestanti sugli spalti: applauso garantito. Oggi il contrario. In campo ci sono persone ricche e sugli spalti persone sempre più povere. Risentimento assicurato» (Cesare Prandelli).

SCUOLA «Per me il calcio è una scuola di vita. Nello spogliatoio non conta la religione o il colore della pelle, conta solo se uno gioca bene oppure no. Alla Roma ho un serbo, un bosniaco, un croato: tutti insieme, tutti intelligenti, fanno lo stesso mestiere» (Rudi Garcia).

ROMPISCATOLE «Mi rendo conto della mia maniacalità. Se ne accorgono i miei collaboratori. Sono un po’ rompiscatole perché sono abituato a studiare» (Andrea Stramaccioni).

CAMPETTI «Se ce l’ho fatta, oltre alla fortuna e alle capacità, è stato per la passione che si respirava nei campetti di provincia. Ricordo mio padre che non si stancava mai di portarmi a Seregno per gli allenamenti, e così tanti altri genitori. E se ho debuttato a 17 anni in Serie A e poi ho fatto la carriera che ho fatto, lo devo alla formazione che ho ricevuto. C’era un sistema che ti consentiva di arrivare in alto» (Demetrio Albertini).

PROMESSE «Ho perso la mamma a 13 anni, sono cresciuto in fretta. I miei genitori hanno fatto tanti sacrifici. Mia mamma mi mandò a giocare a patto che studiassi. Ho mantenuto la promessa» (il portiere del Napoli Rafael).

PRINCIPESSA «Mio papà mi prepara le borse con le spade, la colazione: mi tratta da principessa. Ma non deve essere scaramantico ed entrare nel merito tecnico: errori che fanno spesso i genitori» (Rossella Fiamingo, medaglia d’oro nella spada ai Mondiali di Kazan).

PILOTA «Da bambina, a due anni, mi regalarono una piccola moto. La mia famiglia, in Scozia, aveva una concessionaria e io adoravo la guida e la velocità. Così, a otto anni, ho cominciato a correre in kart. Ero determinata, volevo primeggiare. Finché un giorno andai a una gara di F.3 e vidi vincere Jenson Button. Fu allora che decisi: “nella vita voglio diventare un pilota”» (Susie Wolff, collaudatrice della Mercedes, prima donna in F.1).

SQUALI «Hobby? Adoro il surf, posso praticarlo a 25’ da casa e dopo il 2016 vorrei giocare con gli squali» (il nuotatore sudafricano Chad Le Clos, bicampione del mondo).