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 2014  luglio 24 Giovedì calendario

LA BELLEZZA HA IL SUO PESO, ANCHE 90 CHILI

Segni particolari, 90 chili di curve. Candice Huffine, 29 anni, un metro e 80 di altezza e misure mozzafiato, è la prima modella «over size» a posare per «The Cal», l’esclusivo calendario Pirelli, compendio della fotografia d’autore e bibbia dell’estetica. Se è ancora troppo presto per parlare di rivoluzione, di certo è un bel riscatto: nell’edizione del prossimo anno, firmata dal fotografo newyorkese Steven Meisel, accanto alle solite note e più che perfette Adriana Lima, Natalia Vodianova e Raquel Zimmermann, compariranno anche le forme decisamente più abbondanti, ma non per questo meno sensuali, della bella Candice.
Trovata pubblicitaria particolarmente azzeccata o il segno che qualche cosa sta cambiando? Le ultime tendenze sulle passerelle internazionali fanno ben sperare: chiamatele «curvy», «plus size» o «taglie comode», ma negli ultimi tempi le modelle che sfilano dalla taglia 44 in su conquistano case di moda, copertine e schiere di ammiratrici. Kate Dillon, Lizzie Miller, Kate Upton e Lola Lennox, figlia della cantante Annie Lennox, sono tra le top più richieste del momento, con buona pace di chi la pensa come Karl Lagerfeld. La leggenda dello stile un anno fa affermò in un programma tv francese: «Nessuno vuole vedere una modella curvy in passerella». Frase infelice - e possiamo dire, per nulla azzeccata - che gli costò anche una denuncia per «dichiarazioni diffamatorie e denigratorie» da un’associazione femminista francese. Poco dopo balzò agli onori della cronaca con un altro commento, indirizzato alla cantante inglese Adele, icona delle «belle e tante». «Brava, ma grassa», fu il suo glaciale giudizio, presto seguito da scuse ufficiali.
Anche se non entrano nella tanto celebrata taglia 42, le curve sono sexy, eccome. Tra le icone del genere, che spesso strizza l’occhio alle pin up degli Anni 50 e alle seduzioni velate del burlesque, Kim Kardashian, Renée Zellweger, la tennista americana Taylor Townsend e Beyoncé, già testimonial ribelle per la linea «curvy» del colosso svedese «H&M». Quando la cantante americana si accorse che il suo celebre lato B era stato ritoccato con Photoshop, chiese e ottenne che nemmeno un grammo le venisse levato: la notizia fece così scalpore che il marchio fu costretto ad ammettere: «Abbiamo spesso usato modelle troppo magre». I risultati si vedono nella nuova campagna pubblicitaria, che ha per protagonista Jennie Runk, modella «curvy» e star dei social network con le idee molto chiare: «Non ho mai avuto nessun problema con la definizione “taglia forte”: è solo un’etichetta».
Un’inversione di tendenza dovuta, se non a un ritrovato senso etico, a un occhio più attento al portafoglio: più della metà delle donne americane porta dalla 46 in su e anche in Europa la media è molto più vicina alle cosiddette «taglie comode» che agli abiti che si vedono sfilare sulle passerelle.
Che la moda si sia decisa ad assomigliare appena un poco di più alla realtà? Di certo c’è che a popolare i sogni degli uomini di mezzo mondo difficilmente sono le top model da copertina. Secondo un sondaggio di SugarBBW.it, il primo portale dedicato alla «bellezza tutta curve», per più della metà delle iscritte la carta vincente per conquistare un uomo è essere fiera delle proprie forme, anche se non sono da copertina. Insomma, essere belle non è mai una questione di numeri.