Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  giugno 26 Giovedì calendario

BRASILE, LA COPA DEL AMOR

Brasile 2014: calcio, sole e ormoni che bollono. Mentre le strade si infuocano per l’umidità, gli smartphone dei tanti turisti e tifosi accorsi a vedere i Mondiali di calcio si surriscaldano: sarà che siano tutti connessi a cercare possibili partner online? In occasione della World Cup 2014 c’è stato infatti un boom di download e, soprattutto, di utilizzo delle app Tinder e Grindr (versione eterosessuale e omosessuale di applicazioni simili che hanno lo scopo di far incontrare persone online).
In particolare, secondo quanto hanno riportato Quartz e l’Independent, Tinder ha registrato un +50% di utilizzo in Brasile proprio da quando sono iniziati i Mondiali, seguita a ruota da Grinder con +31% di utenti che aprono l’app ogni giorno e +26% di tempo speso a cercare potenziali amici, amanti o fidanzati.
L’incremento è stato così elevato che il Brasile è diventato in pochi giorni il terzo Paese al mondo per utilizzo di Tinder, dopo Stati Uniti e Regno Unito.
L’app, arrivata pochi mesi fa anche in Italia, ha lo scopo ultimo di mettere in contatto persone che vivono in aree vicine e hanno interessi in comune.
Si inizia creando il proprio profilo (genere, orientamento sessuale, città e foto) e si prosegue scartando o accettando i possibili partner che compaiono sullo schermo a rotazione infinita. L’unico modo perché due persone possano chattare è che entrambi ‘si piacciano’ a vicenda.
L’app spopola appunto negli Stati Uniti e nel Regno Unito: i fondatori parlano di 750 milioni di ‘avanti il prossimo’ e 10 milioni di ‘match’ al giorno, con l’utente medio che spende fino a 77 minuti quotidiani a cercare il futuro partner.
Adesso si è aggiunto l’utilizzo di massa in Amazzonia e dintorni: contribuiscono i 600 mila turisti che visitano il Paese alla caccia di nuovi incontri, i 3,1 milioni di brasiliani che viaggiano per vedere le partite e hanno voglia di godersi la festa al meglio e, perché no, qualche calciatore single in cerca di divertimento in caso di vittoria o consolazione per la sconfitta.
Sarebbe la natura stessa di Tinder a favorire gli incontri lampo in occasione di vacanze e manifestazioni di massa, inclusi i festival musicali: l’immediatezza del meccanismo di selezione dei possibili partner rende la navigazione rapida e impietosa, i ‘non mi piace’ sono molti più dei ‘mi piace’ e una volta che si fa match con qualcuno si parte già dalla certezza di un’attrazione reciproca di qualche tipo.
Il caso di Brasile 2014 inoltre non è il primo: lo stesso era infatti successo in occasione delle Olimpiadi invernali a Sochi, in Russia. Mentre i Giochi erano in atto nel corso dell’inverno 2014, il fondatore di Tinder, Sean Rad, aveva riportato un maggiore utilizzo dell’app nella città russa. E proprio a Sochi un’atleta aveva ammesso di avere usato l’applicazione: la snowboarder americana Jamie Anderson, 23 anni, confessò di avere dovuto cancellare Tinder dal proprio smartphone perché la missione di cercare possibili partner la distraeva troppo, persino in allenamento.
Quando c’è un evento sportivo di massa, la sfida agonistica non è solo sul campo: sulle tribune e fuori dagli stadi passione e fermento sembrano trovare sbocco naturale nella ricerca di una persona che possa rendere il ricordo dell’esperienza ancora più speciale.
Nel caso di Brasile 2014, le uniche a non essere contente sono le wags, le mogli dei calciatori, ammesse o non ammesse che siano in albergo con fidanzati e mariti. Chissà mai che per distrarsi non decidano di farsi un giro su Tinder anche loro.