Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  aprile 24 Giovedì calendario

SUGLI SCAFFALI I BISCOTTI FATTI DI LARVE DI SCARABEO


Biscotti alle larve di scarabeo e dolci al gusto di grillo. Sono i prodotti che escono dalla fabbrica di Micronutris, un’azienda francese che ha sede a Tolosa e che sforna ogni mese una tonnellata di grilli e vermi di farina, oltre a larve di scarabeo. Per ora è una nicchia, ma l’obiettivo è diffondere la commercializzazione su ampia scala.
Questi alimenti sono ricchi di proteine, Omega 3, minerali e vitamine ma poveri di grassi.
Inoltre, sottolineano da Micronutris, rispettano l’ambiente. Il fondatore dell’azienda, Cédric Auriol, 31 anni, spiega che i canali distributivi sono tre: la vendita di insetti interi grezzi disidratati a ristoratori, fornitori di cibo e cioccolatai; la vendita di polveri che diventano ingredienti per biscotti; la commercializzazione, sia via internet sia nei negozi bio e nella grande distribuzione, di piccoli dolci. E nell’arco di uno o due anni arriveranno le barrette energetiche.
Per finanziare la crescita, Auriol sta predisponendo una raccolta di capitali per 1,5 milioni di euro fra investitori e industriali dell’agroalimentare o di altri settori. La difficoltà di Micronutris è quella di farsi largo tra i consumatori europei, che sono tutt’altro che entusiasti all’idea di mangiare insetti. Inoltre la legislazione non aiuta, perché la commercializzazione di questi piccoli insetti è vietata in Europa, tranne che in Belgio. Audriol precisa che il regime giuridico in realtà non è ben definito, perché gli insetti non sono menzionati nei testi che regolano l’alimentazione. In ogni caso sono attese novità nei prossimi mesi.
Dal quartier generale della Fao, l’agenzia alimentare dell’Onu, da qualche anno si ripete che gli insetti rappresentano il futuro del cibo per l’essere umano, a causa del progressivo incremento della popolazione mondiale. Una sfida che l’imprenditore francese ha voluto raccogliere. E non è l’unico a crederci. Un’altra azienda transalpina, Bipro, conta di produrre insetti per sostituire la carne e la soia entro l’anno prossimo. Resta da vedere come si comporterà la gente dinanzi a un menù di insetti al ristorante o vedendo grilli e scarabei al bancone della rosticceria.

Ettore Bianchi, ItaliaOggi 24/4/2014