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 2014  aprile 24 Giovedì calendario

BONDI L’AEDO DI SILVIO «CAMBIA VERSO»


Parafrasando Leopardi, gli aveva dedicato una poesia, «A Silvio», e pure alla mamma Rosa e alla moglie Veronica. Ma da quando il leader era «vita splendente, vita nova» a oggi, ne è passata di acqua sotto i ponti, oltre che di rime sulla carta. Sandro Bondi che separa i suoi destini da Berlusconi è davvero il sigillo finale su un ventennio di avventura politica.
Il «trappista di Arcore», l’apostolo del verbo forzista, il primo discepolo dell’ex Cav, l’uomo che viveva ad Arcore e da ministro della Cultura aveva come riferimento lo scultore Cascella autore del mausoleo privato di Silvio, l’ex sindaco Pci di Fivizzano diventato feroce sentinella dell’anti-comunismo, tira i remi in barca. Schiantato anche lui dalla potenza di fuoco del duo Rossi-Pascale ma soprattutto dall’inerzia del fondatore nel riprendersi le redini.
Eppure, la fedeltà e la devozione a Berlusconi, ostentate con sprezzo delle altrui ironie, hanno accompagnato il percorso del partito: coordinatore di Fi dal 2005 al 2008, poi pluridimissionario triumviro del Pdl spesso in lite con Verdini e La Russa. Al volto compunto, voce bassa e occhi talvolta lucidi, si accompagna infatti una notevole vis polemica: celebri le liti con Tremonti (con le cui «idiosincrasie» se la prende anche nella lettera) in consiglio dei ministri sui tagli alla cultura, ma anche le accuse di tradimento a Fini e Casini, e la lite da teocon pentito con Quagliariello. Fino al vertice di Palazzo Grazioli nel 2012, prima della scissione, quando lo stato maggiore da Alfano in giù bocciò l’ipotesi di Berlusconi candidato premier, con due voci fuori dal coro: Bondi e Galan.
Adesso, la sensazione che sia calato il sipario traspare anche dalla smentita, che pare dettata più dall’affetto che da reale convinzione. Nel new deal azzurro non c’è un posto al sole per «Sandro», la colomba numero due dopo Gianni Letta, l’uomo che ha vinto la paura dell’aereo dopo un corso di volo e preso la patente di guida, il coordinatore che alle agenzia di stampa dava versi dedicati alla Brambilla o a Cicchitto (oggi nemico) più che dichiarazioni, il «pesce rosso» del romanzo erotico di una scrittrice pugliese, oggi accasato con la piemontese senatrice Repetti, con cui forma una battagliera coppia politico-mediatica.