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 2014  aprile 24 Giovedì calendario

SENZA LIMITI. IL TASSISTA CON LA MANIA DEL PALLONE

Il fiuto per gli affari, un patrimonio da Paperon de’ Paperoni e una passione per il calcio. Ecco chi è Peter Lim, il magnate di Singapore che vorrebbe compare il Milan. Anche se il club rossonero non è stato il primo amore pallonaro: il suo nome era già stato accostato a Liverpool, Valencia, Roma e persino Inter ultimamente, come spalla di Thohir.
Nato a Singapore nel 1953, sposato, due figli, Lim è un imprenditore e un investitore. Nel 2010 la rivista Forbes lo ha inserito all’ottavo posto nella classifica delle 40 persone più ricche di Singapore, con un patrimonio stimato di 1,6 miliardi di dollari. Una posizione che negli ultimi anni è riuscito a migliorare, visto che attualmente il suo reddito supera i 2 miliardi di dollari e lui è al 761° posto tra i miliardari del mondo. La sua biografia racconta un uomo che si è fatto da sé. Timido, riservato e poco amante dei riflettori, figlio di un pescivendolo, è stato educato al Raffles Institution e si è laureato in ragioneria all’University of Western Australia, pagandosi gli studi lavorando come tassista, cuoco e cameriere. Finita l’università è diventato agente di borsa per alcuni ricchi clienti indonesiani. Il successo è tale da guadagnarsi il soprannome di «Re dei broker». Nel 1996 è diventato un investitore a tempo pieno: prima ha puntato 10 milioni di dollari sulla Wilmar International, azienda produttrice di olio di palma. Mossa azzeccata: ora il valore è di 700 milioni di dollari. Lim però non si è fermato lì: il fiuto per gli affari l’ha portato a diversificare i settori del business. Così è diventato il secondo investitore nel grande gruppo distributore di moda FJ Benjamin; è diventato proprietario del Thomson Medical Centre Limited, clinica privata nel cuore di Singapore; infine c’è l’attività immobiliare sviluppata con la famiglia reale nella regione malese di Iskandar: Lim ha trasformato la società Rowsley, quotata a Kuala Lumpur, in un grande developer immobiliare.
Lo sport è sempre stato la sua grande passione, come dimostra la borsa di studio da 10 milioni di dollari istituita nel 2010 all’interno della Fondazione Olimpica di Singapore per coltivare i talenti sportivi locali. La sua squadra del cuore naturalmente è il Singapore ma simpatizza anche per il Manchester United. Passione trasformata in business, visto che tra i suoi affari ci sono anche bar e discoteche in Asia con la griffe del club inglese. Non solo calcio però: nel 2011 il magnate è diventato socio della McLaren Automotive. Ora è spuntato l’interesse per il Milan: chissà quante idee avrà già in mente per sviluppare il brand rossonero sul mercato asiatico.